La storia della brutale esecuzione della famiglia Khalapyan in un villaggio del Nagorno Karabakh


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NAGORNO KARABAKH – “I residenti del villaggio di Talish non erano ancora stati evacuati e si trovavano dall’altra parte del paese quando la famiglia Khalapyan è stata massacrata dai soldati azeri”. E’ il drammatico racconto del capo della comunità del villaggio di Talish, Vilen Petrosyan,  all’agenzia di stampa Armenpress.

L’esercito azero, come documentato nel reportage fotografico pubblicato da Spondasud, ha commesso un crimine di guerra nel territorio del Nagorno Karabakh. I soldati azeri sono entrati nell’abitazione della famiglia Khalapyan e hanno ucciso a sangue freddo Valera Khalapyan e sua moglie Razmela. Ma non si sono fermati qui: hanno oltraggiato i loro corpi tagliando le orecchie. I soldati di Baku non hanno avuto pietà neanche di Marousya Khalapyan, classe 1924, in gravi condizioni di salute. I Khalapyan erano originari del villaggio di Talish in Nagorno Karabakh.

“Di notte siamo stati incaricati di evacuare i bambini e gli anziani. Era la priorità. La mattina presto  – ha raccontato il capo della comunità del villaggio – abbiamo chiamato i residenti per organizzare l’evacuazione. Proprio in quel momento è iniziato il feroce bombardamento degli azeri. La famiglia Khalapyan viveva in prossimità delle posizioni nemiche. Il figlio dei Khalapyan è riuscito  a portare via i suoi figli prima che i soldati entrassero nella casa e commettessero il massacro.  Purtroppo – ha detto Petrosyan – non è riuscito a portare via i suoi genitori, a causa dei pesanti bombardamenti dell’artiglieria azera”.

 

 

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