Siria: Jarabulus, milizie curdo-arabe annunciano il ritiro a sud del fiume Sajour


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Il Consiglio militare di Jarabulus, dominato dai miliziani curdo-arabi delle Forze democratiche siriane (Sdf) appoggiate dalla coalizione internazionale contro lo Stato islamico guidata dagli Stati Uniti, hanno annunciato il loro ritiro a sud del fiume Sajour, in seguito all’operazione militare contro la città lanciata la scorsa settimana dall’esercito di Ankara e dai ribelli siriani dell’Esercito libero siriano (Fsa).

In un comunicato diffuso su internet le Sdf hanno dichiarato: “Noi, il Consiglio militare di Jarabulus annunciamo il ritiro delle nostre forze alla linea meridionale del fiume Sajour per preservare la vita dei civili ed evitare che la nostra presenza diventi un pretesto per colpire altri villaggi e residenti”.

L’annuncio delle forze curdo-arabe giunge la liberazione da parte delle forze ribelli appoggiate dalla Turchia di diversi villaggi a sud della città di Jarabulus.

In precedenza, l’inviato speciale di Obama per la lotta all’Isis, Brett McGurk, citando un intervento del portavoce del Pentagono, Peter Cook. aveva rilasciato una dichiarazione su Twitter: “Stiamo monitorando le notizie di raid e scontri a sud di Jarablus tra le forze turche, alcuni gruppi di opposizione e le unità affiliate alle Sdf (Forze democratiche siriane a maggioranza curda, ndr). Vogliamo esprimere con chiarezza che riteniamo questi scontri – in aree in cui l’Isis non è presente – inaccettabili e fonte di forte preoccupazione. Gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in queste attività, che non sono state coordinate con le forze Usa, e non le sosteniamo. Di conseguenza, invitiamo tutti gli attori armati a prendere le misure appropriate per fermare le ostilità e aprire canali di comunicazione, focalizzandosi sull’Isis, che rimane una minaccia letale e comune”.

Poco dopo è stata la volta della Turchia a prendere posizione. Il vicepremier e portavoce del governo di Ankara, Numan Kurtulmus. ha affermato che gli Stati Uniti “dovrebbero mantenere la parola” data alla Turchia e spingere le milizie curde del Pyd nel nord della Siria a ritirarsi a est del fiume Eufrate. “Ci aspettiamo che gli Usa utilizzino la loro influenza sul Pyd”, ha spiegato, aggiungendo che “una delle promesse fatte alla Turchia era che il Pyd avrebbe evacuato Manbij”, località strategica a ovest dell’Eufrate strappata nelle scorse settimane all’Isis.

 

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