Russia e Tunisia firmano un accordo sul nucleare


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L’amministratore delegato della società di stato russa per il nucleare Rosatom, Sergej Kirienko, e il ministro tunisino dell’Istruzione superiore e della ricerca scientifica, Slim Khalbous, hanno sottoscritto a Vienna un accordo di cooperazione per l’utilizzo di energia nucleare a scopi pacifici. Lo riferisce la russa “Tass”, specificando che la Russia in particolare aiuterà la Tunisia nella creazione e nel rafforzamento delle proprie infrastrutture nucleari in conformità con gli standards internazionali, nella progettazione e costruzione di reattori nucleari, nello sviluppo di depositi di uranio e nella ricerca mirata a tal scopo di risorse minerarie.

L’accordo comprende anche un capitolo dedicato alla formazione specifica degli operatori. L’ente energetico tunisino Steg ha avviato già nel 2013 lo studio di fattibilità per la costruzione di centrale nucleare entro il 2020. L’impianto dovrebbe avere una potenza installata di 900 megawatt (Mw), pari a poco meno del 20 per cento del fabbisogno nazionale. Il paese magrebino produce solo metà del suo fabbisogno, pari a circa 6.000 Mw. A partire dagli anni Ottanta erano stati avviati degli studi specialistici per la realizzazione di un reattore nucleare, tuttavia il progetto era stato accantonato per la debole domanda di energia e i costi molto elevati.

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