Siria. Accordo Russia-Turchia sul cessate il fuoco ma Obama arma nuovo gruppo ribelle


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Russia e Turchia hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco in Siria. Lo annuncia l’agenzia ufficiale di Ankara, Anadolu. L’intesa, viene precisato, verrà ora sottoposta all’approvazione di Damasco e dei gruppi dell’opposizione siriana. I capi della diplomazia dei due Paesi hanno sottolineato la necessità di concordare al più presto sui “parametri pratici per porre fine alle azioni di combattimento”.

I capi della diplomazia russa e turca, Serghei Lavrov e Mevlut Cavusoglu, hanno sottolineato la necessità di concordare al più presto sul come “separare l’opposizione moderata dai gruppi terroristici e preparare l’incontro ad Astana su invito della leadership del Kazakistan per il lancio del soluzione politica in linea con la risoluzione del Consiglio di sicurezza 2254” si legge in una nota ufficiale.

Intanto i gruppi militari del dissolto Esercito della nuova Siria hanno annunciato la formazione di una forza militare per combattere lo Stato Islamico (Is) nel deserto siriano sotto il nome di “Maghawir Thawra “. Fonti militari hanno riferito al sito web informativo “al Dorar”, legato all’opposizione siriana, che la fazione è composta da piccoli gruppi armati che facevano parte dell’Esercito della nuova Siria. La nuova unità militare è sostenuta dalla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti e sarà attiva nella zona del deserto, in particolare a Palmira e a Homs.

Il governo di Damasco e la Russia temono che questi nuovi gruppi, finanziati dagli Stati Uniti con il pretesto di combattere l’ISIS, non siano altro che milizie armate create in funzione anti-Assad per protrarre a lungo la guerra in Siria. Per questa ragione, la portavoce il Ministero degli affari esteri della Federazione russa, Maria Zajarova, attraverso un comunicato pubblicato sul sito web del ministero, ha affermato che Washington, al posto di affrontare gli estremisti di ogni genere, “è impegnata nella fornitura di aiuti militari ai gruppi armati anti-governativi che molto poco si differenziano dai terroristi”.

L’esponente russa ha criticato la nuova legge sulla spesa militare che il presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato il 23 dicembre scorso, che prevede la possibilità di fornire armi, compresi i sistemi anti-aerei portatili, ai cosiddetti “ribelli” in Siria.

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