Il musulmano errante, il Festival della Letteratura di Viaggio premia Alberto Negri


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Il Medio e Vicino Oriente, l’Islam politico, la guerra in Siria e Iraq saranno i protagonisti del Festival Internazionale della Letteratura di Viaggio che si svolge in Sardegna nei primi due week end di settembre. Un festival itinerante, che attraversa i comuni più piccoli dell’isola per chiudersi a Cagliari, che mette assieme reporter e scrittori capaci di raccontare, dai rispettivi punti di vista, un mondo dove i cambiamenti hanno bisogno di essere compresi e raccontati attraverso chiavi di lettura mai scontate. Tra i protagonisti della rassegna c’è Alberto Negri al quale gli organizzatori hanno assegnato il Globo per il Giornalismo.  Inviato de Il Sole 24 Ore, ha seguito i più importanti eventi politici degli ultimi 35 anni in Medio Oriente, Africa, Balcani e Asia Centrale.  Il suo primo viaggio in Iran risale al 1980. È stato ricercatore all’Istituto di studi di politica internazionale e nel 1981 ha iniziato la carriera giornalistica. E’ autore del libro “Il Turbante e la Corona – Iran, trent’anni dopo” (Ed. Tropea). La sua ultima fatica è il saggio: “Il musulmano errante. Storia degli alauiti e dei misteri del Medio Oriente”(Rosenberg & Sellier) dove racconta riti e credenze degli alauiti ripercorrendo una storia di oltre mille anni fino alla tragedia della guerra civile siriana e all’assedio di Aleppo. Il Festival della Letteratura di Viaggio sarà l’occasione per presentare un volume ricco di sfumature e di informazioni su una realtà complessa e poco conosciuta. A discutere con Negri – l’appuntamento è a Cagliari, il 10 settembre alle ore 20.45, all’Hostel Marina – ci sarà Liana Mistretta, inviata della Redazione Esteri di RaiNews24 e profonda conoscitrice del mondo arabo.

Il musulmano errante

Il musulmano errante racconta riti e credenze degli alauiti ripercorrendo una storia di oltre mille anni fino alla tragedia della guerra civile siriana e all’assedio di Aleppo. È una vicenda in gran parte sconosciuta e segreta perché i seguaci di questo ramo esoterico dell’islam sono stati a lungo considerati dei miscredenti dagli altri musulmani e hanno vissuto nascosti e ai margini del Medio Oriente fino all’ascesa al potere nel secolo scorso del clan degli al-Assad in Siria. È anche la storia perduta e ritrovata di Soleyman Effendi, l’iniziato alauita che nell’Ottocento rivelò i loro segreti, del percorso spirituale e umano di un musulmano errante che sconvolge tutte le credenze religiose della sua epoca, dall’islam al cristianesimo all’ebraismo. L’autore incrocia la lettura di testi antichi e ignorati, i racconti e i frammenti di una storia sotterranea, volutamente occultata ma di bruciante attualità, grazie a oltre trent’anni di ricerche e incontri sul campo mentre esplodevano i conflitti e le battaglie mediorientali, in un viaggio tra Siria, Iran, Iraq, Afghanistan, Libano, Palestina, Kurdistan, Turchia, Egitto, Nordafrica, che forse è ancora destinato a continuare.

Turner: il soldato che si trasforma in poeta

Le (belle) sorprese del Festival Internazionale della Letteratura di Viaggio non finiscono qui. In Sardegna arriverà anche Brian Turner, lo scrittore che ha servito per sette anni nell’esercito americano. È stato in Bosnia-Erzegovina e in Iraq, in Medio ed Estremo Oriente. Saggista e docente universitario, ha debuttato nel 2005 con la raccolta di poesie Here, Bullet, ottenendo riconoscimenti di critica e di pubblico. La sua seconda raccolta, Phantom Noise, è stata candidata al premio T.S. Eliot nel 2010. Per NN Editore ha pubblicato nel 2016 La mia vita è un paese straniero, volume che presenterà il 10 settembre a Cagliari. Un artista complesso, dalla scrittura sapiente. A Brian Turner è stato assegnato il Globo per la Letteratura, premio che ritirerà il 10 settembre a Cagliari.

La mia vita è un paese straniero

Nel 2003 il sergente Brian Turner è a capo di un convoglio di soldati nel deserto iracheno. Dieci anni dopo, a casa, accanto alla moglie addormentata ha una visione: come un drone sulla mappa del mondo, sorvola Bosnia e Vietnam, Iraq, Europa e Cambogia. Figlio e nipote di soldati, le sue esperienze si fondono con quelle del padre e del nonno, con i giochi da bambino e le vite degli amici caduti in battaglia. Così, tutti i conflitti si dispiegano sotto di lui in un unico, immenso, territorio di guerra e violenza. Nel 2003 il sergente Brian Turner diventa un poeta e quando, dieci anni dopo, la visione torna nella sue notti insonni, grazie alla poesia riesce a raccontarla così da accettarne la memoria – una memoria tanto grande che l’America non basterebbe a contenerla, e che sfrega l’anima fino a scorticarla. Liberata la nostalgia, la compassione e il desiderio di verità, “La mia vita è un paese straniero” racconta in diretta le azioni, le esercitazioni, i vuoti e i rumori, la paura e il coraggio, la tragedia e la gioia dei ritorni. E riconnettendo vita e poesia, orrore e morte, riesce a dire della guerra le parole che mancano, quelle capaci di riallacciare il filo del senso a quello del silenzio.

Il Festival della Letteratura di Viaggio: il programma

La seconda edizione del Festival, che vede tra i promotori anche il Centro Italo Arabo e del Mediterraneo, si apre all’insegna delle novità e, al contempo, delle conferme. Le novità sono date dall’ampliamento dei comuni della Sardegna e realtà territoriali che hanno risposto entusiasticamente all’invito a partecipare. Sono sei le tappe: dopo l’enteprima di luglio a Sarule, la rassegna tocca Seui (1 settembre), Seulo (2 settembre), Orroli (3 settembre), Gesico (9 settembre) e Cagliari (10 settembre). Completamente rinnovata, d’altra parte, è la proposta degli ospiti: tra i tanti chiamati a intervenire – tra reading, presentazioni di libri, serate musicali, proiezioni di corti – Gianni Tetti (selezione Premio Strega 2017), il regista Mario Piredda (vincitore del David di Donatello 2017, sezione cortometraggi), i narratori Massimiliano Timpano e Ivano Porpora, che stanno scalando le vette delle classifiche italiane, Massimo Canuti con il suo bellissimo lavoro letterario, Marco Truzzi con “Sui Confini” (Exorma) e Marino Magliani che presenterà “L’esilio dei moscerini danzanti giapponesi” (Exorma). E ancora Chiara Effe, Marinette Pendola, Savina Dolores Massa, Cristina Caboni, per allargare lo sguardo sul panorama femminile; per giungere, come annunciato, al grande Brian Turner, all’inviato del Sole24 ore Alberto Negri (che dialogherà con la giornalista di RaiNews24 Liana Mistretta, premiata la scorsa edizione) e il fumettista Igort.

Nel corso della rassegna sarà proiettato anche il docu-film “Storie di Migrantes”, realizzato dal giornalista Alessandro Aramu e dal regista Carlo Licheri, prodotto dal Centro Italo Arabo e del Mediterraneo e già vincitore del premio del pubblico in occasione dello Skepto Film Festival 2017.

L’altra novità di questa edizione è la presenza dei librai indipendenti che dialogheranno con gli autori: saranno presenti Emiliano Longobardi (Libreria Azuni – Sassari), Alice Pisu e Antonello Saiz (Libreria Diari di Bordo – Parma) e Nicola Gaudino (Libreria L’Orsa minore Libri e Mappe – Pisa). “Novità gustose dunque, – sottolinea il direttore artistico Riccardo Mostallino Murgia – ma nel solco della conferma di un’idea: la cultura di viaggio, e la cultura in viaggio. Un modo per esprimersi, conoscere e conoscersi. Scambiare, prendere, afferrare, dare. Una continua osmosi di contenuti ed emozioni, confronto e apprendimento. Anche per questo motivo il Festival si muove tra quelle realtà che per varie ragioni sono spesso fuori dai circuiti culturali. Con la II edizione del Festival Internazionale della Letteratura di Viaggio, pur nel nostro piccolo, portiamo un contributo per far crescere una terra in termini non di pil materiale, ma di benessere spirituale”. (p.d.)

 

 

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