Da Aleppo, j’accuse


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3 milioni di abitanti civili di Aleppo, indipendentemente dalla loro religione o opinioni politiche, sono tenuti in ostaggio da due anni e sono le vittime di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

1- Blocco totale della città sia rispetto alle persone che alle merci, ripetuto molte volte, il più lungo è durato sei settimane: ciò ha comportato ogni volta una grave carenza di beni essenziali come ortaggi, frutta, benzina, carburante, medicine, carne, ecc.
2- Totale taglio di energia elettrica, di un paio di giorni fino a 11 giorni.
3- Arresto completo della fornitura di acqua di 2 fino a 11 giorni.
4- Tagli ripetuti delle comunicazioni per telefono e di internet, sia locali che internazionali, di un paio di giorni fino a 20 giorni consecutivi.
5- Bombardamenti quotidiani di zone abitate, con bombe o colpi di mortaio che lasciano molti morti e feriti .
6- Tiri di cecchini sui pedoni innocenti.
7- La distruzione sistematica del patrimonio archeologico e culturale.

Il Diritto Internazionale Umanitario (DIU) sulla base delle quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 e i due Protocolli aggiuntivi del 1977 e lo Statuto di Roma del 2002 che ha portato alla istituzione della Corte Penale Internazionale (CPI) definiscono i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità.

L’articolo 8 della CPI, comma 3, qualifica crimine di guerra “il fatto di causare intenzionalmente grandi sofferenze o portare gravi lesioni all’integrità fisica o alla salute”; e il fatto di “dirigere intenzionalmente attacchi contro edifici dedicati al culto, all’educazione, all’arte, alla scienza o a scopi umanitari, e contro monumenti storici o ospedali”; e l’articolo 7 dello Statuto di Roma qualifica come crimine contro l’umanità “gli atti inumani che provocano intenzionalmente grandi sofferenze o gravi lesioni all’integrità fisica o alla salute fisica o mentale .”

Che alla gente di Aleppo venga impedito di lasciare la città, che essa sia rinchiusa, abbia fame, soffra la sete, si ammali per la mancanza di igiene; che agli abitanti di Aleppo sia impedito di comunicare con il mondo, che siano il bersaglio di bombardamenti o di cecchini, niente di tutto questo è ‘di grande sofferenza e di grave pregiudizio per la salute’? Non costituisce crimini di guerra e crimini contro l’umanità, come sono definiti dalle convenzioni di cui sopra?

IO ACCUSO i media, i governi dei Paesi occidentali e arabi, le organizzazioni internazionali come l’ONU, l’UNICEF, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di complicità in crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

IO DOMANDO a tutti gli uomini e donne del mondo che abbiano amore per la libertà e per la giustizia, davanti a a tali atti:
1 – di qualificarli
2 – di denunciarli
3 – di condannarli
4 – di esigere dai loro governi di fare pressione sui mandanti e sugli esecutori
5 – di accusare gli autori davanti alla CPI.
Si deve smettere di prendere i civili di Aleppo in ostaggio.

Scrivete ai media, ai vostri deputati e senatori, ai ministri, ai presidenti e alle organizzazioni internazionali.

Dite loro che i residenti civili Aleppo sono bersaglio di atti terroristici che possono essere classificati come crimini. Dite loro la sofferenza del popolo. Dite loro la distruzione del Paese e della nostra amata città. Ricordate loro che la “primavera araba” in Siria è solo un inverno glaciale e un caos sterile.

La crisi del “taglio dell’acqua” è attualmente conclusa.
Ha seguito altre precedenti crisi e ve ne saranno probabilmente di più se voi non vi muovete.

AIUTATECI

dr Nabil Antaki (gastroenterologo, Volontario dei Maristi di Aleppo)

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