Nuovo video dei terroristi dell’IS: decapitato il giornalista Steven Sotloff


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(Salvatore Lazzara) – Nuovo video choc dei jihadisti sunniti dello Stato Islamico: 2 minuti e 46 secondi in cui si mostra la decapitazione del giornalista statunitense Steven Sotloff, rapito in Siria agosto 2013. Stessa location del video di quasi tre minuti: tuta arancione per la vittima in ginocchio, divisa nera col volto coperto per il boia con machete in mano, forse lo stesso di Foley. 31 anni, giornalista free-lance, Sotloff, parlava perfettamente l’arabo, e seguiva le crisi mediorientali per la rivista Time, entrando spesso in zone pericolose. Probabilmente l’esecuzione è avvenuta lo stesso giorno di Foley e mostrata ieri, dopo i nuovi raid americani in Iraq. Oltre al dolore, cresce ora la preoccupazione per la sorte degli 80 giornalisti occidentali ancora nelle mani dei miliziani islamici. 70 quelli uccisi. Il Pentagono fa sapere che continuerà a pianificare e preparare ulteriori opzioni militari, a tutela di diplomatici, cittadini e interessi americani in Iraq, continuando a lavorare con il governo di Baghdad per contrastare lo Stato Islamico. E c’è attesa per quanto dirà Obama e per le consultazioni con gli alleati in merito a eventuali interventi congiunti. Ieri, intanto, autorizzato l’invio a Baghdad di altri 350 soldati, per un totale di 820 militari Usa presenti in Iraq. L’America paga un prezzo altissimo per l’ostinazione con cui prima ha sostenuto i terroristi chiamandoli ribelli per la libertà e la democrazia. inviando armi, denaro e personale addestrativo. Ora la politica estera vacilla: deve attaccare gli uomini che ha sponsorizzato e aiutato.

La notizia è stata rilanciata dal portale del SITE Intelligence Group, che abitualmente monitora i siti web jihadisti. La minaccia agli Usa Sotloff era già stato mostrato al termine del video della decapitazione di James Foley, il giornalista statunitense ucciso dai jihadisti dello Stato Islamico nelle scorse settimane. L’Is aveva minacciato gli Usa, dichiarando che sarebbe stato il prossimo ostaggio a morire se non fossero cessati i raid sul nord dell’Iraq. I suoi familiari avevano aperto una petizione sul sito della Casa Bianca chiedendo al presidente di salvare la vita al figlio e proprio una settimana fa la madre di Sotloff aveva lanciato un appello all’Is per la sua liberazione. Nel video, accanto al giornalista appare il boia: sembrerebbe trattarsi di “John il britannico”, lo stesso uomo presente nel video in cui il 19 agosto venne mostrata la macabra decapitazione di James Foley. Il filmato ha il titolo “Un secondo messaggio all’America” e sullo sfondo c’è un panorama siriano.

Oltre a rivendicare la decapitazione dell’ostaggio americano, l’Is minaccia anche di uccidere un ostaggio britannico che è nelle sue mani, David Cawthorne Haines. Il boia:“Sono tornato Obama, sono tornato per la tua politica estera arrogante verso lo Stato Islamico”, afferma con forte accento inglese il boia nel video. Sotloff, come Foley, nel filmato accusa l’amministrazione Obama della sua morte: “Sto pagando il prezzo” dei raid aerei contro l’Is in Iraq. Poi l’avvertimento agli alleati dell’America: “Prendiamo questa opportunità per avvertire i governi che entrano nella malvagia alleanza con l’America contro lo Stato Islamico: si tirino indietro e lascino il nostro popolo in pace”. Il portavoce Josh Earnest, spiegando che l’autenticità del video sarà valutata, ha dichiarato: “I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno prima di tutto a Sotloff e alla sua famiglia e a coloro che lavoravano con lui”. Earnest ha inoltre aggiunto che gli Stati Uniti hanno dedicato “quantità significative di tempo e risorse significative” nel tentativo di salvargli la vita. Renzi: “Atto raccapricciante” Immediate le reazioni a livello internazionale.

Il premier italiano Matteo Renzi, nella sua qualità di presidente di turno dell’Unione Europea, ha espresso profondo sdegno e massima determinazione nella lotta contro la minaccia del fanatismo. “Di fronte a un atto tanto raccapricciante, ci è sempre più chiaro quale sia la frontiera, quella della democrazia contro la barbarie”. “E’ disgustoso e spregevole”, ha commentato invece il premier britannico David Cameron. Nei giorni scorsi, Mons. Tommasi, ha dichiarato: “La comunità internazionale parla del dovere di proteggere i diritti fondamentali di queste persone attraverso quei mezzi che la comunità internazionale si è data, come le Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza, il Consiglio dei diritti umani e così via. Si è conclusa qui a Ginevra la sessione speciale del Consiglio dei diritti umani sull’Iraq, per consenso è stata approvata una risoluzione che chiede che sia inviata una missione di investigazione in Iraq per documentare le violenze fatte, in modo da poter portare in tribunale i colpevoli e non accettare l’impunità che potrebbe poi favorire altri gruppi a commettere le stesse atrocità”. Il fatto –continua Mons. Tommasi-, che ci sia questa reazione coordinata e universale di condanna, mi pare riveli che il pericolo non è semplicemente limitato al Nord dell’Iraq e alle comunità che sono attaccate direttamente, ma che lasciando andare avanti le loro conquiste sul terreno si pone una minaccia molto più ampia che addirittura potrebbe avere ripercussioni attraverso quei mercenari che sono venuti dall’Europa e da altri Paesi con effetti devastanti.

 

Questo articolo è presente anche sul sito Da Porta Sant’Anna

 

Don Salvatore Lazzara – Sacerdote da 17 anni, è cappellano militare all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Da Cappellano Militare ha svolto i seguenti incarichi: Maricentro (MM) La Spezia, Nave San Giusto con la campagna addestrativa nel Sud Est Asiatico, X° Gruppo Navale in Sinai per la missione di Pace MFO. Successivamente trasferito alla Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Ha partecipato alla missione in Bosnia con i Carabinieri dell’MSU. Di ritorno dalla missione è stato trasferito alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Dopo l’esperienza nei Carabinieri è tornato a Palermo presso i Lanceri d’Aosta (Esercito). Per Da Porta Sant’Anna curava inizialmente la rubrica “Al Pozzo di Sicar”; da Luglio 2014 ha assunto il ruolo di Direttore del Portale.

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