Focus terrorismo: jihadisti aiutati dai ribelli di Obama e le minacce al Papa


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(Don Salvatore Lazzara)  – Sono iniziati i voli di ricognizione dell’aeronautica militare francese sui territori controllati dall’ISIS, secondo quanto annunciato dal presidente americano Obama nel quadro della lotta contro i terroristi islamici che da mesi ormai hanno assunto il controllo di diverse aree strategiche dell’Iraq e della Siria.

L’operazione militare voluta dagli Stati Uniti e appoggiata da diverse potenze occidentali e paesi arabi -vicini alla politica distruttiva di Obama-, agli osservatori più acuti è subito apparsa come una manovra per attaccare la Siria. Infatti non risultano accordi con il governo di Damasco per contrastare l’avanzata dello Stato Islamico.

Gli alleati ricercati dall’Occidente sono i cosiddetti “ribelli moderati”, sostenuti economicamente e militarmente per combattere Assad. Ricordiamo che questo movimento, non appartiene propriamente al popolo siriano, ma è formato da gente che proviene da ogni parte del mondo.

La notizia di oggi è che i ribelli del Fronte Siriano della Rivoluzione, come riporta in esclusiva la Rivista Spondasud, sostenuti dagli Stati Uniti che li considera moderati, hanno firmato il cessate il fuoco con i combattenti dello Stati Islamico nel governatorato di Damasco.Secondo l’accordo, i due gruppi armati non si combatteranno nella città di Hajar Al-Aswad, un sobborgo densamente popolato appena a sud di Damasco. L’accordo fa riferimento al loro interesse reciproco a usurpare il “Governo Nusayri” (Nusayri è un termine dispregiativa usato per insultare i musulmani alawiti) a Damasco. Come è possibile trattare con coloro che hanno provocato la morte di decine di migliaia di persone? Evidentemente dietro all’accordo si celano interessi geo-strategici di primaria importanza per lo sviluppo dell’economia statunitense.

La maggior parte dei gruppi ribelli nella zona di Damasco hanno accuratamente evitato il confronto con lo Stato Islamico, mentre il solo gruppo ribelle Jaysh al-Islam ha combattuto i jihadisti nella Ghouta orientale.

Non memo preoccupante a pochi giorni del viaggio apostolico di Papa Francesco in Albania, sono le dichiarazioni sulla pagina facebook di Safet Kudozovic, imam bosniaco che ha predicato in Italia, contro l’occidente e il Vaticano. Sotto la foto viene riportato il versetto 72 della Sura 5 “La tavola imbandita” del Corano che recita: “Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “Allah è il Messia, figlio di Maria!”.  Significa che per l’islam i cristiani sono miscredenti. Allah nel Corano ordina di uccidere i miscredenti a meno che non si convertano o si sottomettano all’islam pagando la jizya, la tassa di protezione, che li qualifica come subordinati rispetto ai musulmani.

I terroristi islamici cercano in tutti i modi di alzare il tono dello scontro con i cristiani per giungere all’obiettivo finale di una grande guerra di religione, dove alla fine come affermano i loro progetti di distruzione dovrà governare il mondo il fondamentalismo islamico. Certamente la strada seguita dalla Santa Sede è improntata al dialogo rispettoso con l’islam, almeno con coloro i quali hanno a cuore la pace nel mondo e la convivenza serena tra tutte le religioni.

Le voci  che si sono levate dal mondo musulmano per condannare il terrorismo fino ad oggi sono state molto flebili. E’ necessaria una presa di posizione forte e coraggiosa per scongiurare lo scontro di civiltà verso cui inesorabilmente stiamo precipitando.

 

Don Salvatore Lazzara – Sacerdote da 17 anni, è cappellano militare all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Da Cappellano Militare ha svolto i seguenti incarichi: Maricentro (MM) La Spezia, Nave San Giusto con la campagna addestrativa nel Sud Est Asiatico, X° Gruppo Navale in Sinai per la missione di Pace MFO. Successivamente trasferito alla Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Ha partecipato alla missione in Bosnia con i Carabinieri dell’MSU. Di ritorno dalla missione è stato trasferito alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Dopo l’esperienza nei Carabinieri è tornato a Palermo presso i Lanceri d’Aosta (Esercito). Per Da Porta Sant’Anna curava inizialmente la rubrica “Al Pozzo di Sicar”; da Luglio 2014 ha assunto il ruolo di Direttore del Portale.

 

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