Ex senatore: “Il sostegno degli Usa ai sauditi ha contribuito alla crescita dell’IS”


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L’ex senatore americano Bob Graham ha accusato l’amministrazione Obama di ripetere gli errori del passato trattando “in modo troppo dolce” l’Arabia Saudita, visto il suo ruolo nel sostenere e finanziare i gruppi jihadisti, a partire dallo Stato Islamico.

In un’intervista al quotidiano britannico Independent, il senatore, che ha co-presieduto l’inchiesta ufficiale sugli attentati dell’11 settembre, ha accusato l’Arabia Saudita di supportare il terrorismo e il fondamentalismo islamico, evidenziando come il sostegno di Riyadh ai gruppi jihadisti in Siria e in Iraq abbia portato alla nascita dello Stato Islamico.

L’Arabia Saudita ha annunciato di aver accettato di addestrare combattenti dell’opposizione siriana in una base militare del paese. Secondo Graham, la monarchia del Golfo fornisce supporto “agli elementi più estremi” dei sunniti in tutto il mondo.

Il senatore americano ha, quindi, sottolineato come i governi statunitensi  che si sono succeduti negli anni abbiano chiuso un occhio di fronte al all’aiuto dell’Arabia Saudita ai gruppi jihadisti: “Il non aver fatto piena luce sulle attività dei sauditi , in particolare nei fatti dell’11 settembre, ha contribuito alla loro capacità di continuare a impegnarsi in azioni che sono dannose per gli Stati Uniti, come la nascita e la crescita dello Stato Islamico”.

Secondo Graham, che è stato due volte senatore della Florida, l’aver trattato l’Arabia Saudita come un alleato fidato ha impedito alle agenzie di intelligence statunitensi di rilevare la minaccia dello Stato islamico. La critica di Graham verso la politica della Casa Bianca nei confronti di Riyadh è arrivata subito dopo l’annuncio del presidente Barack Obama di dar vita a una coalizione internazionale che comprende i paesi del Golfo come importanti alleati nella distruzione dello Stato Islamico. Gli stessi paesi, però, come è noto, sono gli stessi che hanno finanziato e finanziano i gruppi jihadisti che stanno seminando il terrore in Iraq e in Siria.

La Commissione d’inchiesta sugli attentati del 2001 ha pubblicato un rapporto che punta l’indice verso l’Arabia Saudita per il ruolo avuto negli attacchi dell’11 settembre. Malgrado 15 dei 19 attentatori fossero sauditi, gli Stati Uniti hanno comunque protetto il fedele alleato. Nel rapporto ufficiale, alla fine, mancano 28 pagine tutte dedicate all’Arabia Saudita.

L’ex senatore ha invitato l’amministrazione Obama a pubblicare le pagine omesse, dicendo che il contenuto non minaccia la sicurezza nazionale e, pertanto, non vi è alcuna giustificazione per nasconderlo dopo 13 anni. Secondo Graham è importante pubblicare le pagine perché c’è un “lato oscuro”  dell’ Arabia Saudita e il popolo americano ha il diritto di sapere.

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