Iran: Kobane non sia un pretesto per far entrare gli stranieri in Siria


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L’aiuto al popolo curdo della città di Kobane non deve essere strumentalizzato come una scusa dagli stranieri per immischiarsi negli affari della Siria.E’ questa la dichiarazione rilasciata oggi alla stampa dal vice-ministro degli esteri iraniano con delega per l’Africa ed il mondo arabo Amir-Abdollahian che ha spiegato che l’Iran scruta attentamente le mosse di quelle nazioni estere che stanno cercando di approfittare della situazione di Kobane e minacciare l’unità e l’integrità territoriale della Siria. Amir-Abdollahian, ha ribadito per l’ennesima volta negli ultimi giorni aspre critiche nei confronti degli Stati Uniti ritenendoli responsabili dell’escalation della violenza nella regione dovuta al rafforzamento dei terroristi dell’Isil, fenomeno per cui sono colpevoli, ha sottolineato il diplomatico, anche gli Stati Uniti d’America.

PRIMI PESHMERGA ENTRANO A KOBANE –
Il primo gruppo dei Peshmerga mandati dalla zona del Kurdistan iracheno hanno raggiunto la cittadina siriana di Kobane per aiutare la gente della città nella difesa dinanzi agli attacchi dei terroristi dell’Isil.
Lo ha riferito il cosiddetto osservatorio per i diritti umani della Siria, spiegando che sono 10 i primi peshmerga giunti a Kobane, detta anche Ayn al-Arab, dopo esser passati per il confine turco. Secondo fonti locali sarebbero 150 i soldati peshmerga che dovrebbero raggiungere Kobane gradualmente ed in piccoli gruppi, dato che il confine tra Siria e Turchia e sotto controllo delle forze dell’Isil.

Fonte: Press Tv

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