Washington Post: politica estera di Obama non è credibile


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La politica estera di Barack Obama appare segnata da «una litania di assicurazioni mancate che non rappresentano tanto un caso di vero e proprio inganno, alla Nixon, quanto il risultato di un ‘whishful thinking’ ed una testarda adesione alla proprie scelte anche quando si sono dimostrate sbagliate». Così Fred Hiatt, responsabile della pagina degli editoriali del Washington Post, sottolinea come sulla politica estera del presidente pesi una «mancanza di credibilità» che «inevitabilmente avrà un effetto sul modo in cui la gente ascolterà le promesse che Obama farà sull’Iran» nel caso in cui si riesca a raggiungere un accordo sul nucleare.

Tra le assicurazioni fatte da Obama, che poi sono state tristemente smentite dai fatti, l’editorialista del Post elenca quella di un Iraq che, dopo il ritiro delle forze americane, sarebbe stato ‘stabile, sicuro e autosufficiente« ed invece si è ritrovato con una grande fetta del suo territorio occupato dallo Stato Islamico. Poi l’elenco continua con la Libia, la Siria, l’Ucraina.

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