Spagna. Migranti assaltano la frontiera di Melilla


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Circa 140 migranti africani provenienti dal Sub-Sahara sono riusciti ad attraversare la frontiera dell’enclave spagnola di Melilla, sulla costa orientale del Marocco, ma diverse altre centinaia sono state bloccate ed arrestate.

“Circa 500 immigrati hanno tentato di entrare nel territorio nazionale e 140 ci sono riusciti”, ha dichiarato l’autorità di Melilla, gli altri sono stati bloccati lungo la triplice recinzione alta sette metri. In totale, sono state arrestate 669 persone, e ci sono stati 20 feriti.

Melilla e l’altra enclave spagnola di Ceuta, nel nord del Marocco, sono le uniche due frontiere terrestri tra l’Africa e l’Europa e la pressione migratoria si è intensificata dall’inizio dell’anno. Il 18 marzo, 500 clandestini erano riusciti ad attraversare il confine, il numero più grande dal 2005.

LA SPAGNA E LE POLITICHE SULL’IMMIGRAZIONE

La Spagna prevede permessi di permanenza temporanea fino a 90 giorni e di permanenza per periodi superiori a 90 giorni ripartiti, a loro volta, in periodi da 90 giorni a 5 anni e in permanenza a tempo indeterminato per chi ha soggiornato per almeno 5 anni nel paese.

Per entrare nel territorio spagnolo servono tre requisiti:
– il possesso di documenti validi di identità;
– la prova di avere sufficienti mezzi di sostentamento per la durata del soggiorno;
– la prova dello scopo e delle condizioni del soggiorno.

In Spagna non è indispensabile che uno straniero ottenga il permesso di soggiorno prima di cominciare a svolgere un’attività lavorativa, sia autonoma che dipendente. Il permesso di soggiorno serve solo a convalidare (e non a costituire) il proprio diritto a risiedere sul territorio nazionale.

Inoltre, di regola, non è consentito l’accesso a cittadini provenienti da paesi in via di sviluppo in cui si siano verificate o siano in corso epidemie. La domanda per il rilascio del permesso di soggiorno deve essere presentata entro un mese dalla data di arrivo in Spagna. Il divieto di ingresso deve essere motivato.

Secondo la Ley de estranjería la clandestinità non è un reato e non è quindi perseguibile penalmente. Questo non significa che la Spagna abbia rinunciato ad adottare misure di contrasto del fenomeno, ma che ha scelto (teoricamente) di privilegiare le sanzioni amministrative, stabilendo diversi gradi per ogni infrazione (lieve, grave e molto grave). La clandestinità rientra nella terza categoria e come tale viene punita con una multa fino a 6 mila euro. In alternativa alla sanzione amministrativa può essere adottato, per le violazioni gravi e molto gravi, un provvedimento di espulsione, cosa che spesso accade.

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