Libia. A Tripoli nasce una nuova milizia islamista


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Da giorni media filo-Tobruk stanno segnalando la nascita di una nuova milizia islamica a Tripoli che, frutto di una divisione nella coalizione Fajr Libya, potrebbe rappresentare un elemento di resistenza all’accordo inter-libico cercato dall’Onu. La milizia, presentatasi lunedì sera nella capitale libica in un tripudio di suv, pick-up con mitragliatrici e richiami ad Allah come mostra un video postato su Youtube, è stata formata da un «falco» di Misurata, Saleh Badi, riunendo sette brigate di Misurata più quasi tutte quelle di Tripoli. La forza si chiama «Sumud» o «Fronte della Fermezza».

La sua nascita viene inquadrata in una spaccatura di Fajr Libya, la coalizione di milizie islamiche che sostiene il potere politico di Tripoli: la divisione, segnalata da tempo, si è delineata con chiarezza in aprile quando due delle sue maggiori brigate di Misurata (la «Halboos» e la «3/a Forza») hanno stipulato accordi di pace con avversari filo-Tobruk a ovest (la tribù Warshefana) e a sud (i Magraha). Il processo è accelerato nelle scorse settimane quando quasi tutte le città a ovest di Tripoli, tranne Zuwara, hanno firmato accordi affidando la sicurezza alle forze armate di Tobruk.

Anche se la nuova milizia formalmente dichiara di respingere qualsiasi accordo non approvato dall’auto-convocato Parlamento di Tripoli (il Gnc), secondo vari media non è chiaro quale sarà il rapporto fra la Sumud e il Gnc ma soprattutto se Badi accetterà un eventuale accordo con Tobruk dato che respinge anche «qualsiasi diktat o comando dall’esterno».

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