di Marco Palombo
Ho fatto un piccolo e sintetico elenco dei temi più spinosi della guerra siriana, una guerra che arriverà ad una svolta obbligata nei prossimi giorni con il fallimento o l’ inizio, oggi improbabile, della tregua concordata a Monaco.
1) Accordo. Giovedì è stato trovato un fragilissimo accordo tra USA, Russia, ONU, alcuni paesi dell’ occidente e i paesi della regione mediorientale. L’accordo prevede – Corridoi umanitari subito – Un cessate il fuoco entro sette giorni, con l’esclusione delle azioni militari contro Daesh, Al Nusra e altri gruppi terroristi.
2)Responsabilità del fallimento. Oggi questa tregua che dovrebbe arrivare tra pochissimi giorni sembra addirittura impossibile. Lo scontro sul campo e mediatico, al momento, sembra finalizzato solo ad assegnare all’ avversario la responsabilità del fallimento.
3) Le mediazioni precedenti dell’ ONU. I tentativi di mediazione e di tregua proposti dall’ ONU negli anni passati si sono sempre fermati su due punti.a) I tentativi di tregua, perchè i gruppi terroristi mai hanno accettato il cessate il fuoco. Oggi il mondo sa che sul campo siriano ci sono anche i terroristi, fino al giugno 2014 i terroristi c’erano ma il mondo non lo sapeva e i fallimenti delle tregue rimanevano avvolti nella nebbia. b)Altro nodo irrisolto è sempre stato “Assad”.
4) Nodo Assad. In realtà l’oggetto del contendere tra Russia/Iran e ribelli/paesi del Golfo/Turchia non è la continuazione della “dittatura” di Assad, ma il modo nel quale si deciderà il futuro della Siria. Se possa esserci una transizione, decisa dai voti dei siriani, alla quale può partecipare Assad con i suoi sostenitori o se debba esserci un “ cambio di regime” prima del voto dei siriani e deciso da molti attori stranieri. Russia e Iran hanno sempre parlato di libere elezioni in una Siria futura.
5) Crimini di guerra. Secondo il diritto internazionale, i bombardamenti non devono mettere in pericolo la vita dei civili, quindi uccidere civili nel corso di bombardamenti per colpire combattenti nemici è un crimine di guerra, se avviene in modo che la morte di civili sia ritenuta probabile. Da molti viene ritenuto un crimine di guerra anche l’ embargo dell’ Unione europea alla Siria, perchè le sanzioni economiche in tempo di guerra non sarebbero permesse dal diritto, aggiungendo una sofferenza ad una situazione già disastrosa e terribile.
E’ da considerare anche che sin dal 2012 la guerra dell’ esercito siriano è contro gruppi terroristi che hanno sempre operato senza alcun rispetto delle consuetudini belliche: uccidendo i prigionieri, uccidendo civili, compiendo rapimenti, compiendo attentati terroristici tra la gente. La Francia, per alcune azioni terroriste dell’ Isis nel suo territorio, ha sopseso molte garanzie costituzionali, provocando anche le dimissioni di una ministra che non condivideva queste scelte. La Siria si trova da 5 anni sotto un attacco di forze terroriste consistenti, con l’Occidente impegnato a metterla in ginocchio economicamente. Possiamo dire, senza temere smentite, che la Siria, lo Stato siriano, ha subito molti più crimini di quanti possa averne commessi.
6) Campo diplomatico. Gli opinionisti affermano concordi che la Siria e la Russia sono favoriti sul terreno diplomatico. In una intervista al Corriere della Sera, papa Francesco ha dichiarato che c’è una convergenza parziale tra Santa Sede e Russia, anche se la Russia ha i suoi interessi e che l’ Occidente dovrebbe fare autocritica su primavere arabe, Libia ed Iraq. Insomma è più interessato a far saltare i negoziati il fronte anti Assad che il governo siriano con i suoi alleati.
7) Ma chi combatte contro il governo siriano? M Repubblica decrivendo le forze impegnate ad Aleppo indicava come “Ribelli”: Free Syrian Army, e accanto a questa sigla riconosciuta dall’ Occidente come alleata, Fronte Al Nusra, affiliato ad Al Qaeda, “volontari francesi, turchi e ceceni”, che non sono operatori umanitari ma jihadisti stranieri che combattono in Siria, i salafiti del Ahrar al-Sham e Ghuraba al Sham, probabilmento un altro gruppo islamista.
8) L’ intervento in Siria di truppe di terra dell’ Arabia saudita e Turchia. Repubblica di lunedì definiva l’ Isis “il grimaldello” usato da due paesi, alleati dell’ Italia, per perseguire in Siria i loro interessi contro il governo di Assad, il nemico sciita in generale e i curdi.
9) I ricatti all’Occidente di Turchia e Arabia s. La Turchia ricatta l’ Europa minacciando di lasciare le sue frontiere aperte per milioni di migranti che vogliono entrare in europa. L’Arabia saudita, non riducendo le quote Opec di produzione petrolifera, tiene molto basso il prezzo del petrolio e manda in crisi tutta l’ economia mondiale.
10) Emergenza migranti. L’ Europa ha bisogno della pace in Siria per arginare l’ emergenza migranti che rischia di far saltare l’ Ue. Su un milione di migranti arrivati in Europa nel 2015, 500 mila sono siriani. Se il conflitto dovesse continuare, e oggi sembra che tutti diano per scontato che si allarghi ulteriormente, la situazione dei migranti in arrivo in Europa peggiorerebbe in modo ingovernabile. Nessun intervento alle frontiere riuscirebbe ad arginarla. Gli europei, invece di accusarsi reciprocamente di buonismo o razzismo, dovrebbero leggere i dati e capirebbero subito che senza la riduzione dei conflitti armati si andrà verso l’ incremento dell’ emergenza. E’ matematico.
Post Scriptum – Questo mio scritto è uno scarno elenco dei temi principali attorno ai quali si svolge la tragedia siriana, ogni singolo punto andrebbe approfondito e spiegato meglio. Credo però che sia importante anche mettere insieme le diverse questioni e non affrontare ogni tema come se fosse un sistema chiuso.