Leader di Hezbollah: l’Arabia Saudita ha fallito su tutti i fronti


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La decisione degli Stati del Golfo di designare Hezbollah un’organizzazione terrorista è il frutto del fallimento delle loro politiche in Medio e Vicino Oriente. Lo dice senza esitazioni Hassan Nasrallah, segretario generale del partito sciita libanese, che punta il dito contro l’Arabia Saudita: “Pensava di ottenere la vittoria sugli avversari in Siria e Yemen in poche settimane” e invece stanno subendo una cocente sconfitta. Una serie di fallimenti che riguardano anche l’Iraq e il Bahrain.

Tutto questo ha generato la tensione tra il Libano e l’Arabia Saudita, altro terreno sul quale la monarchia del Golfo vuole gettare altro caos, esattamente come ha fatto in altre aree di crisi. Il tutto, afferma il leader di Hezbollah, con la complicità di Israele, che flirta con i jihadisti in Siria per far cadere Assad e allargare la sua influenza nella regione. Un piano destinato a fallire. Per questa ragione Nasrallah prevede, con la retorica che serve a infiammare il suo popolo, che entrambi, sauditi e israeliani, siano destinati a cadere insieme.

Hezbollah ha combattuto in Siria per difendere il Libano dal terrorismo alimentato dal Qatar e dall’Arabia Saudita. Il leader del partito sciita libanese lo dice a chiare lettere: “Che cosa sarebbe successo nel nostro paese se i piani sauditi per sconfiggere il governo di Bashar Al-Assad in Siria avessero avuto successo?  Che cosa sarebbe succcesso se l’Arabia Saudita avesse vinto in Siria?”. Una domanda retorica che trova risposta nell’impegno di Hezbollah al fianco dell’esercito di Damasco, con i solidi alleati iraniani e i pragmatici russi.

Nasrallah ha infine concluso il suo discorso commemorando il comandante di Hezbollah recentemente scomparso, Hajj ‘Ali Fayyad, ucciso durante la liberazione di Khanasser nel sud-est di Aleppo. Fayyad era un comandante di primo piano, è stato lui a portare una delle prime unità di Hezbollah in Siria. Era presente alla liberazione di Al-Qusayr, Yabroud, e Al-Zahra’a / Nubl. Oltre alla guerra in Siria, Hajj Fayyad ha combattuto la guerra del 2006 contro Israele e recentemente si era contraddistinto per alcune battaglie contro l’ISIS in Iraq.

 

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