Il quotidianoThe Independent ha riferito che circa 60 donne britanniche sono partite per la Siria e si sono unite alla brigata islamica di Stato al-Khansaa, un’unità di polizia tutta al femminile che amministra la Shari’a e punisce coloro che non seguono la sua interpretazione così come imposto dal gruppo terroristico.
Uno dei leader è la scozzese Aqsa Mahmood, una ventenne di Glasgow che, secondo l’International Center for the Study of Radicalization, si è recata in Siria nel novembre del 2013. I suoi genitori, Muzaffar e Khalida Mahmood, considerati musulmani moderati, si sono detti scioccati dalla scelta della figlia di abbracciare il fondamentalismo islamico.
“Hanno fatto il lavaggio del cervello a nostra figlia – hanno affermato, lei si è illusa di partire per aiutare le vittime del genocidio”. Aqsa Mahmood, secondo quanto riferito dal quotifiano britannico, avrebbe sposato un combattente dello Stato islamico subito dopo il suo arrivo a Raqqa, capitale del califfato in Siria.
La maggior parte delle donne partite per combattere in Siria hanno, secondo alcuni rapporti e testimonianze sul posto, un’età compresa tra 18 e 24 anni e secondo uno studio del Terrorism Research and Analysis Consortium (TRAC) le donne di al-Khansaa verrebbero pagate con uno stipendio mensile di circa 593 NIS.
Un funzionario dello Stato islamico, la cui identità non è stata resa nota, ha detto che la forza di polizia al femminile è stata creata per evitare il contatto tra uomini e donne: Abbiamo deciso di istituire questa brigata – ha sottolineato – per aumentare la consapevolezza della nostra religione tra le donne e per punire quelle che non rispettano la legge”.
Il Terrorism Research and Analysis Consortium ha evidenziato come il gruppo sia stato formato anche per scoraggiare quegli uomini che si vestono come le donne e, quindi, evitare il carcere.
Tra le cittadine britanniche che sono andate a combattere in Siria ci sono anche Zahra e Salma Halane, due gemelle sedicenni di Manchester, e Sally Jones, madre di due figli che si è convertita all’Islam e ha lasciato la sua casa nel Kent per sposare un jihadista conosciuto online.