«Se Israele volesse fare qualcosa contro l’Iran, spazzeremo via Haifa e Tel Aviv», contro cui «sono pronti ad essere lanciati 80 mila missili di Hezbollah in Libano». Lo ha detto l’alto ufficiale iraniano Yahya Rahim Safavi, consigliere militare della Guida suprema Ali Khamenei, in un intervento in tv riportato dall’Irna. Israele «non costituisce alcun problema per noi», ha aggiunto, e l’Iran è forte abbastanza da contrattaccare «in modo schiacciate e a sorpresa».
Inoltre, ha proseguito, «l’Iran non ha ancora mostrato in pieno il suo potere militare» e le forze navali delle Guardie della rivoluzione controllano da vicino i movimenti dei sottomarini statunitensi nel Golfo Persico. Le nuove affermazioni ‘muscolarì da parte dell’Iran contro Israele giungono dopo che i media iraniani hanno dato spazio a recenti dichiarazioni pubbliche del ministro della difesa israeliano Moshe Yaalon. Quest’ultimo, secondo l’ambasciatore iraniano presso l’Onu Gholam-Ali Khoshrou, minacciando di colpire l’Iran come gli Usa hanno fatto con Hiroshima e Nagasaki, ha implicitamente ammesso di avere armi nucleari.
Le parole di Safavi giungono in una fase di tensione nelle acque del Golfo, a seguito della crisi yemenita e dei sanguinosi attacchi aerei sauditi contro i ribelli Houthi.