Russia: il 40% dei terroristi in Siria sono mercenari provenienti da 100 paesi


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Le organizzazioni terroristiche stanno cercando di utilizzare il Medio Oriente e Nord Africa come trampolino per lanciare operazioni volte a destabilizzare la sicurezza di altri paesi. E’ quanto sostiene il presidente russo Vladimir Putin in una lettera inviata alla Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), i cui membri sono riuniti a Mosca per discutere i problemi di sicurezza e di intelligence. Putin ha sottolineato che l’attuale situazione geopolitica richiede modi nuovi ed efficaci per rispondere alle sfide e alle minacce attuali .

A sua volta, il direttore del Servizio federale di sicurezza della Federazione Russa (FSB), Alexander Bortnikov, ha detto che il 40% dei terroristi che combattono in Siria sono mercenari provenienti da oltre 100 Paesi, con ben 10 gruppi terroristici in cui sono presenti miliziani che provengono da Russia, Ucraina e altri paesi dell’Asia centrale.

Bortnikov ha sottolineato che i terroristi che stanno ritornando in patria dalle “zone calde” – in particolare Siria e Iraq –  rappresentano una seria minaccia per i paesi della CSI, grazie alla formazione che hanno ricevuto in combattimento e alle nuove capcità nell0utilizzo di armi ed esplosivi. I cosidetti terroristi di ritorno, secono il direttore della FSB, stanno cercando di formare cellule di combattimento in grado di commettere attentati, attacchi vandalici e azioni di sabotaggio.

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