L’Iraq «non necessita forze americane di terra per lanciare attacchi sul suo territorio» contro l’Isis. Lo ha affermato il portavoce del governo, Saad al Hadithi, dopo che il segretario alla Difesa Usa Ash Carter ha ipotizzato un coinvolgimento sul terreno di forze americane in Siria e Iraq. Il 22 ottobre, comunque, forze speciali Usa hanno già lanciato un blitz con l’esercito iracheno nella città di Hawija, nel nord del Paese, per liberare 70 prigionieri dell’Isis.
«Il governo iracheno non ha chiesto al dipartimento della Difesa americano di prendere parte a operazioni dirette, abbiamo abbastanza soldati sul terreno», ha affermato Hadithi. «Non credo – ha aggiunto il portavoce – che quando Washington parla di rafforzare il sostegno sul terreno si riferisca al lancio di operazioni militari da parte delle sue forze, ma a migliorare il sostegno logistico, e questo non va contro il coordinamento tra l’Iraq e gli Usa». Circa 3.300 soldati americani si trovano già oggi in Iraq, con compiti di addestramento e come consiglieri militari.