Una dura critica all’Unione europea è arrivata da Kemal Kilicdaroglu, leader del principale partito turco di opposizione, il laico Chp. Kilicdaroglu ha accusato l’Ue di avere un atteggiamento «ipocrita» nei confronti della Turchia e di aver favorito il rafforzamento di un «regime oppressivo» e un sistema con «un uomo solo al comando».
«Il rinvio da parte dell’Ue – ha detto il leader kemalista – del suo rapporto sulla Turchia a dopo le elezioni (di domenica scorsa, che hanno dato la vittoria all’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan, ndr) è stato un errore. L’Unione europea ha una politica ipocrita nei confronti della Turchia. Criticano il governo quando sono a porte chiuse, ma poi dicono cose diverse quando aprono le porte». «Questo atteggiamento – ha aggiunto, parlando con i giornalisti a Istanbul – è contrario ai valori etici della stessa Europa».
«L’Akp – ha proseguito – è in cerca di legittimazione agli occhi del mondo civilizzato. È pronto a concedere tutto all’Europa per avere legittimità. L’Europa ne è consapevole e se ne vuole avvantaggiare. All’epoca dissi all’Ue che gli emendamenti costituzionali del 2010 avrebbero portato in Turchia un regime oppressivo. Ma loro li appoggiarono, dicendo che la democrazia avrebbe fatto il suo corso. Come risultato, oggi abbiamo un sistema con un uomo solo al comando. Quel sostegno dell’Ue al governo ha contribuito a costruire questo regime».