Una lettera aperta ai leader Ue per chiedere di non chiudere gli occhi sulle «pratiche che violano i diritti umani e la libertà di stampa» della Turchia in cambio di un accordo sulla crisi migratoria. A inviarla dal carcere di Silivri a Istanbul, dove vengono detenuti da giovedì sera, sono Can Dundar ed Erdem Gul, direttore e caporedattore di Cumhuriyet, quotidiano di opposizione.
L’appello viene lanciato alla vigilia del summit tra Ue e Turchia a Bruxelles. «Il primo ministro della Turchia, che incontrerete questo fine settimana, e il regime che rappresenta sono noti per le loro politiche e pratiche che violano i diritti umani e la libertà di stampa. Speriamo sinceramente che l’incontro produca una soluzione duratura a questo problema. Vorremmo anche sperare che il vostro desiderio di porre fine alla crisi non si metterà sulla strada della vostra sensibilità verso i diritti umani, la libertà di stampa e di espressione come valori fondamentali del mondo occidentale», scrivono i due giornalisti, accusati di «spionaggio» e «propaganda terroristica» per un articolo in cui denunciarono il passaggio di camion carichi di armi dalla Turchia alla Siria.