Hezbollah: i media coprono i crimini di Daesh, atroce l’ultimo genocidio commesso in Siria


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Hezbollah, il movimento sciita libanese guidato da Hassan Nasrallah, ha espresso dura condanna per il crimine commesso dal gruppo terroristico dello Stato Islamico del villaggio di Begheiliya, nella provincia siriana di Deir Ezzor. Nel corso del massacro sono stati uccisi più di 300 civili, molti altri sono dispersi. Potrebbero essere stati rapiti o uccisi in un secondo momento. Si tratta per la maggior parte di anziani, donne e bambini denunciano le fonti locali.

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Secondo Hezbollah gli atti terroristici che portano la firma dello Stato Islamico colpiscono tutte le razze, le religioni, i continenti e le città, come dimostrano gli attentati che dopo l’Europa, e Parigi in particolare, hanno colpito l’Indonesia in Asia e il Burkina Faso in Africa.

Il movimento libanese guidato da Nasrallah condanna il silenzio del mondo arabo e della comunità internazionale rispetto a un crimine efferato che ha procurato il più alto numero di vittime in una sola azione da quando è incominciata la guerra in Siria, denunciando la propaganda fuorviante dei media che trascurano i genocidi commessi dallo Stato Islamico, enfatizzando invece quelli finti attribuiti ad altri. Proprio come è accaduto recentemente per il cosiddetto assedio della città siriana di Madaya dove la malnutrizione e le morti per fame sono state attribuite al governo siriano e non ai gruppi terroristici che controllano la città e che, come è stato dimostrato da più fonti, hanno sottratto gli aiuti umanitari alla popolazione per rivenderli, a prezzi proibitivi, al mercato nero.

Hezbollah ha sottolineato che la copertura silenziosa da parte dei media dei crimini commessi dallo Stato Islamico impedisce al mondo libero di condannare questa situazione, scambiando i colpevoli per innocenti.

Il Consiglio dei ministri siriano ha condannato il massacro compiuto da Daesh, attribuendo la responsabilità morale e legale del crimine ai paesi che sostengono le reti terroristiche. Il governo di Damasco afferma infine “che tutto ciò è avvenuto per camuffare le ripetute sconfitte dei terroristi per mano dell’esercito siriano, in un momento politicamente cruciale”.

 

 

 

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