Secondo l’analista militare, Kamal Alam, l’esercito arabo siriano resta l’unica forza in grado di sconfiggere Daesh e al-Qaeda in Siria per il suo essere resistente e pluralista e per l’ampio sostegno pubblico di cui continua a godere.
Il governo siriano è noto per il suo approccio pluralistico verso i numerosi gruppi e confessioni religiose in Siria, con l’unica eccezione degli islamisti radicali, come, per esempio, i Fratelli Musulmani. Al contrario, l’opposizione sul campo continua ad essere alleata con i gruppi terroristici più settari.
Alcuni osservatori stanno da tempo cercando di descrivere la situazione siriana come un conflitto tra sunniti e sciiti (e alawiti), trascurando completamente di notare che i leader militari e dell’intelligence nel paese sono in realtà sunniti con un presidente alawita e un esercito pluralista (l’esercito siriano è anche l’unico esercito arabo con cristiani nel ruolo di generali) sempre rimasto fedele al governo.
“Non è un segreto che i sauditi e il Qatar, con il pieno supporto degli Stati Uniti, hanno cercato di corrompere alcuni dei circoli più interni di Assad a disertare. I più importanti quadri militari dell’esercito arabo siriano, tuttavia, sono rimasto completamente fedeli”, sottolinea Alam. Al contrario, le cosiddette forze d’ “opposizione” non possono vantare tale tolleranza e fedeltà.
Un rapporto della Defense Intelligence Agency del 2012 declassificato e pubblicato da sito JudicialWatch.org ha sfatato il mito dei “ribelli moderati”, spiegando che le principali forze sul campo sono i fratelli musulmani, al-Qaeda, Daesh e i salafiti, mentre “l’opposizione moderata esiste solo in giacca e cravatta fantasia nelle hall degli alberghi occidentali e ha poco sostegno militare sul terreno”, fa notare Alam.
Anche influenti politici americani, come Henry Kissinger e Zbignew Brzezinski, hanno più volte messo in guardia l’amministrazione Obama sul fatto che il presidente siriano Bashar al-Assad continui ad avere più supporto di qualsiasi gruppo d’opposizione.
Nel novembre 2015, l’ex capo britannico della difesa personale, il generale Sir David Richards, ha esortato il governo britannico ad abbandonare “obiettivi bellici contraddittori” in Siria e accettare il fatto che l’esercito di Bashar al-Assad è l’unica forza credibile in grado di combattere Daesh e che rovesciarne il governo vorrebbe dire aprire la porta al caos più totale.
Fonte. Syria – l’altra faccia della rivolta