Stati Uniti e Russia si sono accordati su un piano per il cessate il fuoco in Siria a partire da sabato 27 febbraio. La tregua esclude gli attacchi all’Isis ed al Fronte al Nusra, l’affiliata locale di Al Qaida. Lo riferiscono fonti americane, confermando la notizia data inizialmente da al-Jazeera.
La notizia dell’intesa arriva dopo una domenica di sangue in Siria quando, diversi attacchi a Homs e Damasco, hanno causato almeno 140 morti. Si è trattato dell’attentato jihadista più sanguinoso in cinque anni di guerra siriana.
La tv satellitare del Qatar afferma di avere preso visione di una copia dell’accordo e che, in base al testo, le fazioni dell’opposizione siriana devono dare il loro via libera al cessate il fuoco entro mezzogiorno del 26 febbraio. Secondo Orient tv, emittente pro opposizione siriana che cita il coordinatore ed ex premier Riad Hijab, l’accordo per una tregua temporanea è già stato accettato e sarà applicato “nel rispetto di garanzie internazionali”.
Un annuncio ufficiale del cessate il fuoco è atteso dopo un colloquio telefonico fra il presidente americano Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin. L’inviato speciale dell’Onu per la Siria, Staffan De Mistura, senza entrare nei dettagli della trattativa, ha definito la settimana che inizia “cruciale” per lo sforzo di diplomatico messo in campo per porre fine ai combattimenti.
Intanto si è appreso che gli ultimi 43 cristiani assiri ancora nelle mani dell’Isis dei 230 presi in ostaggio un anno fa nel nord-est della Siria sono stati rilasciati. Ne danno notizia fonti della chiesa assira citate dal sito christiantoday.com, con sede in Gran Bretagna. La notizia del rilascio è stata confermata dalla diocesi orientale della Siria della Chiesa assira.