Al via i nuovi negoziati di pace, De Mistura incontra il governo siriano


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Staffan de Mistura ha incontrato a Ginevra la delegazione del governo di Damasco, guidata dall’ambasciatore siriano alle Nazioni Unite Bashar Ja’afari, per dare il via alla nuova tornata di negoziati tra le parti per la pace in Siria. “È stato un incontro utile”, si è limitato a dire l’inviato dell’Onu, precisando che il prossimo incontro con la delegazione governativa sulla riconciliazione si terrà molto probabilmente il 16 marzo.

“La vera questione da affrontare è la transizione politica”, ha ribadito de Mistura. “Non esiste un ‘Piano B’, se falliscono il cessate il fuoco e i negoziati di pace sulla Siria a Ginevra. L’unico ‘Piano B’ sarebbe un ritorno alla guerra, che sarebbe anche peggio di prima”.

La ripresa dei colloqui sulla Siria è un “momento di verità e speriamo un’opportunità”, ha detto de Mistura, riconoscendo che che esistono importanti “distanze” tra le parti e precisando che i colloqui si svolgeranno sulla base di una tecnica di “proximity”. Elementi di disturbo tenteranno di turbare i colloqui, cosi’ come la retorica politica, ha avvertito, precisando che l’Onu ha un ruolo di mediazione e che i veri “operatori di pace” sono il Gruppo internazionale di sostegno sulla Siria (Isgg), i membri del Consiglio di sicurezza e, speriamo, le parti siriane.

Se nel corso dell’attuale round, che dovrebbe concludersi il 24 marzo, ed il prossimo “non vedremo una chiara volontà di negoziare, ma auspichiamo che non sarà il caso, torneremo davanti a coloro che hanno influenza” ovvero Russia e Usa, co-presidenti dell’Isgg, ed il Consiglio di sicurezza.

Nel frattempo, il capo negoziatore della delegazione dell’opposizione siriana filo -saudita, Mohammad Alloush, ha ribadito che il periodo di transizione in Siria può cominciare solo con le dimissioni o la morte del presidente Bashar Assad. Il rappresentante del gruppo islamista salafita “Jaish al-Islam” (Brigata dell’Islam), in una dichiarazione all’agenzia Reuters, ha infine affermato: “Non esiste alcun modo per iniziare un periodo di transizione con l’esistenza di questo regime e la presidenza della sua guida”.

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