(Redazione) – E’ tutto pronto per la grande battaglia di Aleppo. Una conferma arriva sia dal governo siriano che dai gruppi armati dell’opposizione, dove è preponderante la presenza dei terroristi del fronte Jhabat Al Nusra, ramo siriano di al Qaeda. Il primo ministro della Siria, Wael Nader al-Halqi, ha dichiarato che l’aviazione russa sosterrà l’esercito governativo. Secondo i dati del ministero della Difesa russo, nei pressi di Aleppo è concentrato un gran numero di forze jihadiste e di gruppi terroristici islamici.
Dall’altra parte, i terroristi di Al Nusra hanno concentrato le forze a nord-ovest di Aleppo: nei centri di Muheym-Handrat e Ballirmun sono infatti arrivati 350 jihadisti, con 2 veicoli blindati e 13 fuoristrada con mitragliatrici pesanti. Il generale Igor Konashenkov ha sottolineato che nei pressi della città è concentrato un gran numero di islamisti: circa 1.200. Questa situazione sarebbe l’ulteriore conferma che i terroristi si stanno preparando ad un’offensiva contro le posizioni delle truppe governative. Intanto le truppe governative siriane hanno respinto un attacco dei jihadisti di al Nusra nei centri di Berna e Khan Tuman a sud di Aleppo,
Il cessate il fuoco in Siria è entrato in vigore il 27 febbraio. La tregua non viene applicata contro i terroristi del Daesh, Al Nusra e le altre organizzazioni riconosciute terroristiche dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Dal 15 marzo la parte principale del contingente russo è stata ritirata dalla Siria, tuttavia le unità rimaste dell’Aviazione continuano ad effettuare raid a sostegno dell’esercito siriano.
Nel frattempo un esponente dell’opposizione siriana, Bassma Kodmani, ha affermato che il cessate il fuoco in vigore in Siria “sta per fallire”. Negli ultimi 10 giorni “abbiamo assistito a un gravissimo peggioramento della situazione sul terreno in Siria e il cessate il fuoco è sul punto di crollare perché l’uso di barili-bomba è ripreso e la missione di monitoraggio russo-statunitense sul cessate il fuoco è impotente”. Kodmani considera genericamente “forze ribelli” quei gruppi terroristici che Mosca e Damasco invece ritengono esclusi dal cessate il fuoco e sui quali non si è fermata l’azione militare, soprattutto nei dintorni di Aleppo.
PREDICATORE KUWAITIANO ANNUNCIA MORTE FIGLIO COMBATTENTE CON IN SIRIA – Un noto telepredicatore islamico kuwaitiano, lo sceicco Mohammed al Hasm, ha annunciato la morte di suo figlio Abdullah in Siria. Con un messaggio su Twitter, al Hasm ha annunciato che la morte del figlio 30enne che combatteva in Siria con i gruppi jihadisti. Un dirigente del gruppo salafita Ahrar al Sham ha reso noto che il giovane è morto in uno scontro con le truppe fedeli al governo siriano sabato scorso nell’area meridionale di Aleppo.