Il destino del presidente siriano Bashar al Assad non è negoziabile né a Ginevra o in qualsiasi altra città del mondo. Lo ha detto in conferenza stampa il ministro dell’Informazione siriano Omran al Zoubi. “Questo tema non è argomento di discussione né a Ginevra né altrove nel mondo Non nel Gruppo di opposizione di Riad, né in qualsiasi altro angolo del mondo”, ha affermato il ministro, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa “Tass”.
Quanto affermato dal ministro dell’Informazione siriano segue le dichiarazioni del portavoce della delegazione dell’opposizione siriana Salim al Muslat, impegnato a Ginevra nelle trattative con i rappresentanti del presidente Bashar al Assad, secondo cui l’opposizione sarebbe disposta a partecipare a un organo di governo di transizione in Siria anche con i membri attuali del regime di Damasco, ma non con il presidente Bashar al Assad, aggiungendo che “ci sono molte persone dall’altra parte, con cui possiamo realmente lavorare”. “Non eserciteremo il veto, a patto che non ci siano i criminali o persone coinvolte nell’uccisione dei siriani”, ha aggiunto.
Commentando le parole dell’inviato dell’Onu, Staffan De Mistura, sull’impossibilità di far arrivare gli aiuti umanitari alle città assediate in Siria, al Muslat ha accusato il regime di Assad di “impedire l’ingresso degli aiuti in queste regioni”. “Non parteciperemo sino alla fine delle trattative se il regime continuerà ad essere ambiguo”, ha detto al Muslat. Rispetto alla proposta russa di nuova Costituzione e di elezioni, l’opposizione non chiude le porte a questa possibilità restando fermi però sulla necessità di discutere prima sul futuro governo unitario.