Lo Stato islamico usa anche le prostitute per evitare controlli polizia


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I terroristi dello Stato islamico presenti in Europa avrebbero fatto ricorso anche all’uso di prostitute per mettersi in sicurezza da eventuali controlli della polizia. Secondo quanto riferisce il giornale marocchino “al Sabah”, da un’intercettazione telefonica del terrorista Hamid Abaaoud, emersa nel corso delle indagini per la cellula scoperta a Bruxelles, si è scoperto che il gruppo usava le prostitute per proteggere i propri uomini in Europa.

Abaaoud avrebbe effettuato una telefonata mentre si trovava in Grecia alla fine del 2014 nel tentativo di rientrare in Belgio dopo essere stato in Siria, e uno dei capi del gruppo jihadista gli avrebbe dato il permesso di ricorrere all’uso di una prostituta per viaggiare come una coppia di turisti e superare i confini dei paesi europei senza destare sospetti.

FUGA DI GRUPPI JIHADISTI DAL SINAI ALLA LIBIA – Nel frattempo decine di miliziani di gruppi jihadisti egiziani affiliati allo Stato islamico sono fuggiti dalla penisola del Sinai, in Egitto, verso ovest, in territorio libico. Lo riferisce il quotidiano “Asharq al Awsat”, spiegando che questi gruppi si sono trasferiti in Libia dopo che le forze di sicurezza egiziane hanno rafforzato la loro presenza nella regione del Nord del Sinai nell’ambito di una vasta operazione iniziata lo scorso settembre. Secondo le autorità libiche, diversi miliziani di gruppi salafiti affiliati ad Ansar Beit al Maqdis, organizzazione del Sinai che ha giurato fedeltà allo Stato islamico nel novembre del 2014, si sono spostati in Libia nei mesi scorsi raggiungendo il paese vicino via terra e via mare. Successivamente però tra i miliziani di questi gruppi provenienti dall’Egitto sono nate dispute interne, sfociate in violenti scontri nell’area di Tripoli. In quegli scontri due settimane fa è rimasto ucciso Sheik Marwan, un noto leader militare del gruppo Ansar Beit al Maqdis.

I miliziani jihadisti erano entrati in Libia nei mesi scorsi tutti sotto l’ombrello dell’organizzazione Ansar Beit al Maqdis ma successivamente si sono divisi in gruppi più piccoli affiliati rispettivamente allo Stato islamico, ad Al Qaeda e ai Fratelli musulmani. Tra questi vi sono il gruppo Al Asali, il gruppo al Bassal e quello chiamato Abu al Mohajer.

Il primo, Al Asali, è stato fondato da un cittadino egiziano di Port Said e si è radicato in particolare nell’area di Tripoli e Khoms. E’ affiliato con propaggini libiche di al Qaeda. Al Bassal invece si è diffuso in Libia un mese fa ed è attivo nell’area di Misurata, nel nord-ovest della Libia. In più occasioni i militanti di questo gruppo hanno espresso il loro appoggio ai Fratelli musulmani. Al Mohajer infine è uno dei più noti “distaccamenti” di Ansar Beit al Maqdis e recentemente si è spostato in Libia, a Sirte, dove si è affiliato allo Stato islamico.

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