Se il neo-eletto presidente Usa Donald Trump allaccerà “un dialogo sereno” con la Russia sulla guerra in Siria “ci sarà la pace”, secondo l’arcivescovo di Homs Mgr Jean Abdou Arbach. In una intervista a La Vanguardia il prelate greco-cattolico ha aggiunto che “poi il futuro di Al Assad dovrà deciderlo in suo popolo”.
Durante la campagna Trump si è dichiarato per una collaborazione con la Russia contro l’Isis. Aboud Arbach ha anche descritto la situazione disastrosa dei cristiani in Medio Oriente, che un secolo fa i cristiani erano il 12-15% della popolazione, e ora sono il 4-5%, molti in fuga da guerra e persecuzioni. In Iraq sono scesi da un milione nel 2003 a 250mila oggi.
Le atrocità dei jihadisti li hanno spinti all’esodo anche in Siria. Molti sono fuggiti nelle aree controllate dal governo a Tartus, Lattakia, Damasco. Ad Aleppo, precisa Abdou Arbach, erano 200mila prima della guerra, ora sono 30mila. Con la liberazione di aree occupate dai jihadisti una parte degli esiliati ora inizia a tornare. L’otto dicembre a Homs è prevista la nuova inaugurazione della cattedrale melchita. In Siria ha ricordato l’arcivescovo di Homs “i cristiani erano 1,5 milioni prima della guerra ora sono 600mila, meno della metà”.