La guerra in Ucraina non ha zittito le armi in Nord Africa e nel Medio Oriente, un’area segnata da conflitti irrisolti, guerre per procura e rivolte che si estendono fino ai confini dell’Asia centrale. Il Mediterraneo è una polveriera pronta a esplodere. Le recenti proteste in Iran, la crisi che sta vivendo l’Afghanistan dopo il ritiro delle truppe americane, le ambizioni egemoniche turche, l’instabilità libica, il revanscismo jihadista in Nord Africa e la futura traiettoria di paesi “in bilico” come l’Algeria, l’Arabia Saudita e la Siria rappresentano alcune delle maggiori incognite per il futuro. Gli effetti di queste “bombe a orologeria” potrebbero riverberarsi sugli Stati vicini e sull’intero sistema internazionale, con esiti che potrebbero essere devastanti.
“Polveriera Mediterraneo – Dall’Afghanistan all’Algeria, le nuove sfide per l’ordine mondiale” è il volume curato da due bravissimi studiosi ed esperti di geopolitica, Michela Mercuri e Alberto Gasparetto, con la prefazione di Vittorio Emanuele Parsi. Gli autori affrontano questi temi descrivendo realtà differenti ma interconnesse, riunendo i pezzi di quel grande puzzle che è, appunto, proprio la “polveriera Mediterraneo”.
“Il Mediterraneo – afferma Michela Mercuri – non è improvvisamente emerso con l’11 settembre 2001 e le sue conseguenze (le guerre in Afghanistan e Iraq) e neppure con le rivoluzioni arabe del 2011, o con il sorgere e l’inabissarsi dello Stato islamico. Né cessa di essere un teatro in profondo e imprevedibile mutamento solo perché la nostra attenzione è concentrata sull’Ucraina e su Taiwan. Tale consapevolezza ci ha spinto a coinvolgere in questo dibattito un gruppo di colleghi e studiosi dell’area per analizzare le principali sfide che questo complesso “arco regionale”, che va dall’Algeria fino all’Afghanistan, ci pone di fronte e le loro possibili conseguenze.
“Dalla pervasività – continua l’autrice – e resistenze delle identità religiose, culturali e tribali, soprattutto nel teatro nordafricano, alla persistenza di movimenti jihadisti, il filo rosso che lega queste riflessioni è la constatazione della rinnovata centralità dell’area, da sempre attraversata da complessi fenomeni politici e caratterizzata da trasformazioni sociali che – conclude Mercuri – oggi si rivelano ancora più fondamentali tanto per l’Italia quanto per l’Europa e per l’intero sistema internazionale”.
Michela Mercuri insegna “Cultura, storia e società dei paesi musulmani” all’Università di Padova. Ha pubblicato per FrancoAngeli Incognita Libia. Cronache di un paese sospeso (2017, 2°edizione aggiornata 2019) e Migrazioni nel Mediterraneo, curato con Giuseppe Acconcia (2019).
Alberto Gasparetto è cultore di “Scienza politica” e di “Cultura, storia e società dei paesi musulmani” all’Università di Padova. Ha pubblicato per Carocci La Turchia di Erdogan e le sfide del Medio Oriente. Iran, Iraq, Israele e Siria (2017).