Uccisa a Gaza la giornalista palestinese Wafa Aludaini


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La giornalista palestinese Wafa Aludaini è stata uccisa in un attacco israeliano a Deir Al-Balah nel centro della Striscia di Gaza insieme a suo marito e ai suoi due figli. Lo riferisce l’emittente al-Jazeera citando il governo della Striscia di Gaza. Salgono così a 174 i giornalisti palestinesi uccisi dall’inizio dell’offensiva militare israeliana il 7 ottobre.

Wafa ha raccontato senza paura le lotte di Gaza e ha fatto da mentore a giovani giornalisti, amplificando le voci del popolo palestinese. Nel corso della sua carriera, Aludaini ha assistito alla devastazione di diverse guerre e ha sopportato il blocco israeliano imposto a Gaza. Tra le tragedie che ha vissuto c’è stata la distruzione delle case della sua famiglia e dei suoceri durante la guerra del 2014, nota come Operazione Margine Protettivo. Nonostante la perdita personale, ha continuato il suo lavoro di reporter, determinata a far luce sulle dure realtà affrontate dai palestinesi sotto occupazione.

La prospettiva unica di Wafa Aludaini sia come giornalista che come rifugiata ha dato al suo lavoro una profonda risonanza personale. In un’intervista condotta nel 2020, Aludaini ha affermato: “Essere una giornalista a Gaza non è facile perché ogni singolo giorno sei esposta alla possibilità di essere uccisa, ferita o arrestata dalle forze di occupazione israeliane”.

La Women Press Freedom ha ricordato Aludaini (“la sua voce in difesa della verità e della giustizia ci mancherà profondamente”) e condannato fermamente i continui bombardamenti di Gaza da parte di Israele, chiedendo un cessate il fuoco immediato.

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