(Redazione) – Il tasso di inflazione in Iran dell’ultimo anno fiscale (chiusosi lo scorso 22 luglio) è stato del 25,3%, registrando un 2,4% in meno rispetto al tasso di un mese fa. Lo ha riferito la Banca Centrale segnalando che si tratta di un risultato estremamente positivo per l’economia iraniana.
Lo scorso 28 maggio, il portavoce del governo iraniano Mohammad-Baqer Nobakht aveva riportato che Teheran non ha intenzione di aumentare il prezzo dei beni di consumo e che si sta perseguendo una politica di freno dell’inflazione. Inoltre, nel marzo scorso il ministro dell’Economia Ali Tayyebnia aveva previsto che un abbassamento del tasso di inflazione del Paese pari al 15% entro lo stesso mese del prossimo anno.
Malgrado le difficoltà dovute alle sanzioni imposte da Stati Uniti ed Europa, l’economia iraniana è in crescita. Il Fondo monetario internazionale, nel rapporto su World Economic Outlook che contiene le previsioni di crescita delle economie del mondo, ha indicato per il 2014 un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. All’inizio del 2014 l’Iran ha segnato un più 1,1 per cento, in forte aumento rispetto al 2012 (-1,9) e al 2013 (-1,3).
Dati confermati anche dalla Banca mondiale. La serie negativa si è dunque interrotta e gli indicatori confermano che l’economia, seppure con mille difficoltà, è in ripresa.
Tra il 2015 e il 2016, inoltre, l’Iran incrementerà le esportazioni di gas. E’ poi in programma un ulteriore piano di sviluppo degli impianti per l’estrazione di gas Sud Pars, nel Golfo persico, dove si producono già 300 milioni di metri cubici di metano al giorno (l’8% del fabbisogno di gas mondiale). E così, secondo le autorità iraniane, i profitti per l’esportazione di metano triplicheranno, toccando i 10 miliardi di dollari dai 3,5 attuali, già a partire dal prossimo anno.
In forte aumento anche gli investimenti esteri. Ben cento imprese francesi, tra cui la compagnia petrolifera Total, il gruppo di telecomunicazioni Orange e automobilistico Renault hanno previsto degli investimenti nei settori industriale, assicurativo, farmaceutico, alimentare ed edilizio. Il livello di affari è pari a 5 miliardi di dollari.