L’ex ministro siriano dell’informazione, vicino al presidente Bashar al-Assad, ospite del Centro Italo Arabo Assadakah per il II Meeting delle politiche del Mediterraneo fa importanti rivelazioni sulla lotta contro i terroristi dell’ISIS. Lettere di Kerry a Muallen. 20 miliardi da Ryad e Doha a qaedisti
Circa 20 miliardi di dollari sono arrivati dall’Arabia Saudita e dal Qatar, passando anche per le banche del Kuwait, per finanziare l’Isis e Al-Nusra, i due gruppi jihadisti in Siria. Lo sottolinea Mahdi Dahlala all’Ansa, ex ministro dell’Informazione siriano ed ex ambasciatore di Damasco a Ryad, molto vicino al presidente Bashar al Assad, in Italia per partecipare al II Meeting Internazionale delle politiche del Mediterraneo organizzato a Cagliari dal Centro Italo Arabo Assadakah alla presenza, tra gli altri, del deputato libanese Ali Fayad, del partito sciita Hezbollah.
Il Qatar in particolare, aggiunge, “interviene quando media per la liberazione degli ostaggi dei miliziani”: come nel caso, precisa, degli oltre 40 uomini dell’Onu sequestrati a settembre sulle Alture del Golan. “Il Qatar è intervenuto con una messinscena per pagare 45 milioni di dollari”, di fatto “un finanziamento per Al-Nusra”. E cosi’, prosegue, anche per le suore rapite a Maalula, “liberate per 300 milioni”. Mentre la Turchia finanzia l’Isis comprando “il petrolio siriano e iracheno” e “ospita tre campi di addestramento sul suo territorio”.
Certo, risponde Dahlala, la più recente comparsa dell’Isis sulla scena ha creato una nuova comunanza di interessi tra il governo di Assad e e la coalizione internazionale guidata dagli Usa e formata dai suoi storici nemici nel mondo arabo. Ma le prime vittime dell’Isis sono proprio i soldati siriani “massacrati” e gli stessi sunniti siriani, fra i quali il gruppo si e’ insediato. “Ma una coalizione contro l’Isis si e’ creata solo quando e’ diventato un pericolo per il mondo intero”.
Ora comunque, conclude, “abbiamo un coordinamento per la sicurezza con gli Usa e gli altri Paesi”, seguito all’accordo con la Siria realizzato “con piu’ di una lettera” del segretario di stato Usa Kerry al ministro degli esteri siriano Muallen. Lettere il cui contenuto era limitato, precisa, “alla lotta al terrorismo” e non alla situazione politica in Siria.