(Marco Arnaboldi – jihadistanblog.blogspot.it) – Il 16 dicembre è stato pubblicato su justpaste.it un file molto interessante circa l’applicazione della shari’a nello Stato Islamico. Il documento è passato inosservato, probabilmente a causa del fatto che era solamente in lingua araba. Per questo motivo pubblico di seguito una traduzione in italiano delle parti più curiose.
L’originale è raggiungibile a questo link. Il titolo è Biyan al-Hudud, letteralmente “dichiarazione dei confini” (in questo caso, i confini sono quelli dettati dalla religione nella conduzione della propria vita).
Dopo un lungo preambolo in cui sono citati alcuni versetti coranici, si passa a una disquisizione circa l’esegesi degli stessi. Sotto questo punto di vista, si può dichiarare che lo Stato Islamico pratichi una sorta di ijtihad, elemento non del tutto trascurabile vista la stretta attinenza ai testi di molti gruppi radicali. In generale, nei suoi documenti ufficiali, lo Stato Islamico cita solamente versetti del Corano o hadith dei cosiddetti sahihani, i due collezionisti di hadith più accreditati e affidabili nella storia dell’ Islam (al-Bukhari e Muslim ibn al-Hajjaj) : questo poiché non accetta interdizioni in materia teologica.
Si passa poi alla dichiarazione di alcune norme penali e civili, che traduco di seguito:
Crimine | Pena |
Insulto a Dio | Morte |
Insulto al Profeta | Morte, anche in caso di pentimento |
Insulto alla fede | Morte |
Adulterio | -Se già sposato, lapidazione fino alla morte-Se non sposato, 100 frustate ed esilio di un anno |
Omosessualità (all’atto sessuale) | Morte di entrambe le persone implicate nell’atto |
Furto | Mutilazione della mano |
Consumo di alcool | 80 frustate |
Diffamazione | 80 frustate |
Spionaggio a favore di interessi di kuffar | Morte |
Apostasia (dall’Islam verso altre religioni) | Morte |
Brigantaggio, banditismo | -Per chi ha ucciso e rubato del denaro, morte e crocefissione
-Per chi ha ucciso, morte -Per chi ha rubato del denaro, mutilazione della mano destra e del piede sinistro -Per chi ha seminato terrore, esilio |