Aumenta il numero di combattenti che tornano in Germania da Iraq e Siria, arrivando a circa 200. Lo rivela un funzionario dell’intelligence tedesca, segnalando che una settantina di questi foreign fighters hanno commesso crimini di guerra nelle regioni in cui il sedicente Stato Islamico ha preso possesso di ampie fasce di territorio, terrorizzando le popolazioni locali.
Il dato dei jihadisti tedeschi è cresciuto da gennaio, quando l’agenzia federale per la protezione della Costituzione (BfV) aveva stimato che fossero tra 150 e 180 i combattenti tornati in Germania. «La sorveglianza 24 ore su 24 è quasi impossibile», ha detto il responsabile dell’agenzia, Hans-Georg Masssen, a chi gli chiedeva come monitorare queste persone.
Ad oggi sono circa 600 coloro che hanno lasciato la Germania per unirsi alla jihad o promettendo fedeltà al califfato dell’Is da quando è stato istituito lo scorso giugno. Secondo i funzionari dell’intelligence tedesca, inoltre, circa 70 di loro sono stati uccisi mentre 10 hanno perso la vita in attentati suicidi.