Le tre teenager britanniche scappate dal Regno Unito per unirsi alle milizie dell’Isis dovrebbero trovarsi in una casa a Raqqa, la capitale dello stato islamico: è quanto si apprende dalla stampa inglese.
Shamima Begum e Amira Abase, 15 anni, e Kadiza Sultana, 16, sono sparite dopo essersi imbarcate su un volo dall’aeroporto londinese di Gatwick a Istanbul. Si ritiene che le ragazze siano passate dalla Turchia alla Siria attraverso la città di Arai. Ora, secondo quanto si apprende a Londra, sarebbero sotto il controllo dell’Isis.
Secondo quanto si apprende, le tre teenager si sarebbero unite ad un’altra ragazza britannica di 15 anni, una loro compagna di scuola alla Green Academy di Bethnal Green anche lei quindicenne la cui identità non si conosce. Sono circa 22 le giovani donne che si ritiene abbiano raggiunto la Siria dal Regno Unito nell’ultimo anno.
FERMATI IN AEROPORTO SYDNEY DUE MINORI PRONTI A UNIRSI A IS – Due fratelli australiani sono stati fermati all’aeroporto di Sydney perché sospettati di essere pronti a unirsi allo Stato Islamico. Secondo quanto ha riferito il ministro dell’immigrazione Peter Dutton, i ragazzi, di 16 e 17 anni, hanno insospettito gli agenti della dogana proprio per la loro età, mentre cercavano di imbarcarsi. I giovani sarebbero stati ‘indottrinatì on-line ed erano diretti verso una non meglio identificata «zona di conflitto», si è limitato a dire il ministro.
«Sono bambini, non assassini. Non possiamo permettere che vadano a combattere in un Paese straniero per poi tornare con idee radicali», ha aggiunto Dutton. Per il primo ministro Tony Abbott, «si tratta di due maldestri giovani australiani, nati e cresciuti qui, andati a scuola qui, che hanno assimilato i nostri valori, ma che hanno ceduto alle lusinghe dell’Is ed erano sul punto di fare qualcosa di terribile e pericoloso. Sono contento che siano stati fermati». Abbot ha quindi invitato «chiunque stia ascoltando il culto della morte a tapparsi le orecchie». L’Australia stima che 90 dei suoi cittadini stiano combattendo con l’Is in Siria e in Iraq.
ONG, TEDESCA ARRUOLATA IN MILIZIE CURDE MORTA IN SIRIA – Una cittadina tedesca arruolata nelle milizie curde dell’Ypg è morta combattendo contro l’Isis nel Nord-Est della Siria. Lo riferisce l’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), senza citare il nome della donna, caduta nei pressi della città di Tal Tamer. Nella stessa regione tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo sono morti altri due stranieri che combattevano nelle file dei curdi: l’australiano Ashley Joniston e il britannico Konstandinos Erik Scurfield, ex membro dei Royal Marines.