Un accordo con l’Egitto per un investimento che «supererà i 5 miliardi di dollari», è stato siglato oggi a Sharm El-Sheikh dall’ad di Eni Claudio De Scalzi e dal ministro egiziano per il Petrolio. «Si tratta di un importante risultato – ha detto De Scalzi – che punta a dare valore alle riserve di gas» e dà la possibilità di «recuperare i crediti in Egitto».
Gli investimenti, che saranno utilizzati attraverso la realizzazione di progetti nei prossimi 4 anni – spiega una nota dell’Eni – sono finalizzati allo sviluppo di 200 milioni di barili di olio e circa 37 miliardi di metri cubi di gas. Tali investimenti, inoltre, contribuiranno alle crescenti necessità della domanda locale di energia. «L’accordo quadro – spiega la società italiana – pone le basi per discutere alcuni parametri contrattuali, inclusi l’applicazione di un nuovo prezzo gas ove necessario, ed estensioni temporali di alcune concessioni per garantire adeguati livelli di redditività ad alcune iniziative di Eni nel Paese distribuite nelle aree del Golfo di Suez, nel deserto occidentale e nell’offshore del Mediterraneo. La realizzazione di queste iniziative da parte di Eni è soggetta alle opportune valutazioni di fattibilità tecnica ed economica da parte di entrambe le parti». In Egitto Eni è presente dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC, ed è il principale produttore con una produzione equity pari a circa 210 mila barili di olio equivalente al giorno.