I miliziani di Al Qaida nello Yemen si sono impadroniti della città di Al Huta, capoluogo della provincia di Lahj, nel Sud del Paese, finora controllata da forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh. Lo hanno riferito fonti della sicurezza che hanno voluto mantenere l’anonimato. I jihadisti si sono impadroniti della sede del governatore e di quella dei servizi d’Intelligence, dove erano incarcerati miliziani di Al Qaida. I soldati che non hanno voluto arrendersi sono stati giustiziati.
Intanto oltre 180 tonnellate di armi ed equipaggiamenti militari sarebbero stati scaricati da una nave iraniana in un porto yemenita controllato dai miliziani sciiti del gruppo Houthi. È quanto sostiene la tv satellitare al-Arabiya, che cita fonti anonime della sicurezza. La tv, con sede a Dubai e finanziata dai sauditi, sostiene che la consegna da parte dell’Iran sia avvenuta nel porto di al-Saleef, nella provincia nord-occidentale di al-Hudeida. Le fonti citate da al-Arabiya hanno affermato che, durante le operazioni di scarico delle armi, gli Houthi hanno chiuso l’area del porto, impedendo anche agli impiegati di accedervi.