Le violazioni dei diritti umani compiute da Israele durante la guerra di Gaza del 2014 sono così gravi che possono costituire crimini contro l’umanità. Lo hanno affermato i paesi arabi oggi davanti al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. La dichiarazione avviene mentre una commissione d’inchiesta dell’Onu si appresta a compilare un primo rapporto sugli scontri tra i gruppi armati palestinesi e le forze israeliane che, tra luglio e agosto dello scorso anno, hanno ucciso 2.230 palestinesi e più di 70 israeliani.
«Non possiamo considerare questi numeri strazianti come semplici danni collaterali», ha detto l’inviato del Bahrein, Yusuf Abdulkarim Bucheeri, a nome del gruppo dei paesi arabi. Anche se la relazione della Commissione è stata ritardata da marzo a giugno, è già chiaro che l’operazione militare di Israele ha violato il diritto internazionale «e può essere equiparata a crimini di guerra e contro l’umanità», ha aggiunto Bucheeri.
Israele non ha finora permesso agli inviati delle Nazioni Unite di visitare Gaza e la Cisgiordania e nessun delegato israeliano ha preso la parola al Consiglio dei diritti umani di oggi. Secondo quanto ha riferito una fonte alla Dpa, anche gli Stati Uniti non hanno partecipato al dibattito, continuando nella sua politica di protesta contro il tentativo di mettere alla gogna il suo alleato.