WSJ: Israele ha spiato i negoziati tra USA e Iran sul nucleare


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La rivelazione arriva direttamente dal Wall Street Journal: il Mossad, il servizio segreto israeliano, ha spiato i negoziati sul programma nucleare iraniano tra le delegazioni di Teheran e quelle dei cosiddetti «5+1» (Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina e Germania) con l’obiettivo di far saltare le trattative ed impedire che si riuscisse a raggiungere un’intesa.

Secondo il Wsj, le informazioni segrete sarebbero state utilizzate contro Obama anche in chiave di politica interna,  finendo direttamente nelle mani dei membri del Congresso Usa, a maggioranza repubblicana, contrari ad un’intesa.

Fonti diplomatiche rivelano l’ira del presidente Obama, sempre più distante dal premier israeliano Netanyahu accusato senza mezzi termini di essere il principale ostacolo alla risoluzione del conflitto con i palestinesi e alla pace in Medio Oriente.

La Casa Bianca, riferisce il Wsj, è venuta a conoscenza dell’attività di spionaggio solo quando i propri servizi di intelligence hanno intercettato le comunicazioni tra i funzionari israeliani in merito ai colloqui confidenziali tra la delegazione iraniana e quella americana.

ISRAELE NEGA – «Noi non spiamo gli Stati Uniti, né direttamente, né per vie traverse»: lo ha affermato alla radio militare il ministro israeliano degli esteri Avigdor Lieberman commentando informazioni apparse sul Wall Street Journal. «Quelle informazioni non sono giustè» ha aggiunto.

«Con gli Stati Uniti – ha aggiunto – noi manteniamo un atteggiamento di completa trasparenza». Lieberman ha rilevato che ai negoziati sul nucleare iraniano sono coinvolte diverse parti, «come ad esempio gli stessi iraniani». «Abbiamo le nostre fonti anche dall’altra parte» ha aggiunto, alludendo in apparenza all’Iran. «Le informazioni del Wsj, come minimo, non sono dunque giuste» ha concluso.

Fonti nell’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu hanno pure assicurato che Israele non spia «nè gli Stati Uniti nè altri Paesi alleati». Hanno affermato che quelle informazioni «sono menzognere» e sono state diffuse nell’apparente intento di danneggiare le relazioni fra Israele e Stati Uniti, ed in particolare – hanno precisato – la loro cooperazione di sicurezza.

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