La Siria ha chiesto l’intervento delle Nazioni Unite per porre fine agli attacchi terroristici nella provincia di Aleppo, nella Siria nord-occidentale. Il governo di Damasco accusa i gruppi jihadisti di colpire ripetutamente la popolazione civile della seconda città del paese. Lunedì scorso un gran numero di proiettili di mortaio sono caduti sui quartieri residenziali a ovest della città provocando 12 morti e oltre 30 feriti, tra cui molte donne e bambini e significativi danni ad abitazioni e automobili.
In due lettere separate, inviate al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, e al presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, Francois Delattre, il Ministero degli Affari Esteri della Siria ha dunque esortato i due organismi a condannare gli ultimi attacchi, rivendicati ufficialmente da Al-Nusra, braccio siriano di Al Qaeda.
Il ministro ha anche insistito sulla necessità di adottare misure che concordano con quelle adottate dal governo di Damasco prima degli attacchi terroristici, secondo quanto prevedono le risoluzioni 2170, 2178 e 2199 del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Sulla base di recenti rapporti, l’esercito siriano ha compiuto notevoli progressi nella lotta contro i gruppi terroristici che operano sul suo territorio, sia contro Isis (Daesh, in arabo), che contro il Fronte Al-Nusra.
HUMAN RIGHTS WATCH ACCUSA I RIBELLI PER ATTACCHI AI CIVILI – Human Rights Watch, ha denunciato gli attacchi “indiscriminati” da parte di gruppi terroristici contro i civili in Siria, considerandoli come una flagrante violazione delle leggi di guerra.“I civili stanno pagando il prezzo, sia nelle zone controllate dal governo, e nei territori dei ribelli, senza un’adeguata risposta internazionale”, dice l’organizzazione. “Oltre ad essere indiscriminati, molti di questi attacchi sembrano essere progettato principalmente per diffondere il terrore tra la popolazione civile”, dice il rapporto.
Secondo il rapporto, alcuni degli attacchi esaminati sono stati rivendicati dall’Isis, Fronte-Al-Nusra, la filiale locale di Al-Qaeda, e anche dal sedicente Esercito siriano libero (SLA ). Infine, l’organizzazione ribadisce il suo invito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) ha rimesso il caso alla Corte penale internazionale (CPI) per perseguire i responsabili delle atrocità disumane di terroristi e gruppi armati in Siria.
DELEGAZIONE PARLAMENTARE BELGA: ASSAD IN PRIMA LINEA CONTRO TERRORISMO – Una delegazione parlamentare del Belgio ha dichiarato, nel corso di una riunione tenutasi a Damasco con i funzionari siriani, che l’Occidente dovrebbe abolire le sanzioni contro la Siria per combattere il terrorismo.
“Dobbiamo abrogare le restrizioni anti-siriani e cooperare con il governo del presidente del paese arabo, Bashar al-Assad, per fermare i terroristi”, ha dichiarato un parlamentare. A questo proposito, le delegazione ha sottolineato che il fenomeno del terrorismo minaccia non solo la Siria, ma tutto il mondo, dunque tutte le nazioni dovrebbe cercare di frenare gli atti delle bande armate ed estremiste.
Tutti, hanno ribadito i parlamentari belgi, “dovrebbero essere consapevoli del fatto che il governo di Assad è la prima linea di difesa contro il terrorismo”. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di risolvere il conflitto con mezzi politici.