Per la prima volta nel conflitto in Yemen sono intervenute direttamente navi da guerra della coalizione a guida saudita con un bombardamento di un’unità degli Houthi e forze fedeli all’ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh mentre cercavano di avvicinarsi ad Aden. Lo segnala una «fonte militare» citata dal sito yemenita «Al Yaman Al Aan».
Il sito yemenita non precisa precisa di quale nazionalità siano le navi. L’Egitto partecipa alla coalizione con aerei e navi da guerra: quattro secondo fonti militari citate giovedì dal quotidiano governativo Al Ahram (12 secondo altre).
Intanto continuano i raid della coalizione. Ieri è stato colpito anche un campo profughi: il bilancio dei morti è salito a 45, più 65 feriti, secondo quanto riferiscono fonti dei ribelli. Il campo rifugiati si trova nel distretto settentrionale Haradh. Il campo si trova vicino a una base militare. Nella capitale Sanaa, controllata dai miliziani sciiti, i jet hanno colpito l’area del palazzo presidenziale, vicino al quartiere diplomatico. Colpiti anche depositi di armi nelle montagne circostanti la capitale.
Secondo la televisione panaraba Al Arabiya, forze fedeli all’ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh e alleate con i miliziani sciiti Houthi si sarebbero avvicinate alla città di Aden. Secondo fonti locali, i miliziani sciiti sarebbero a meno di 30 chilometri dall’ex capitale dello Yemen del sud da cui il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi è fuggito la settimana scorsa.