Sono circa 700 le donne di cittadinanza tunisina che si sono unite alle fila dello Stato Islamico. Questo secondo quanto quanto emerge da uno studio citato a Tunisi-Gammarth da Badra Gaaloul, presidente del Centro Internazionale di studi strategici militari e di sicurezza nel suo intervento ad una giornata di studi sulla partecipazione delle donne tunisine all’interno di organizzazioni terroriste.
I ruoli ad esse assegnati, ha affermato Gaaloul, sono di collaborazione, arruolamento oltre che di partecipazione attiva ad attacchi. Proprio l’importanza delle funzioni loro assegnate e l’influenza esercitata hanno giocato come fattori chiave per avviare questo particolare studio.
Cinque i temi della conferenza: la considerazione delle ragioni che spingono le donne a integrare queste organizzazioni sanguinarie, la valutazione dell’efficacia delle donne nella fase di iscrizione e mobilizione di nuove reclute, il ruolo delle donne nelle operazioni terroristiche, una riflessione sul terrorismo ed il velo integrale e per ultimo la ricerca di soluzioni sia preventive che successive per contrastare questo fenomeno, ancora poco conosciuto in Tunisia.