Un libro che ripercorre la carriera dell’ex presidente turco Abdullah Gul scuote il partito di Erdogan. Scritto da Ahmet Sever, consigliere stampa di Gul dal 2002 al 2014, è il primo volume a raccontare dall’interno la lunga stagione dell’Akp alla guida della Turchia. Le memorie, dal titolo «12 anni con Abdullah Gul», sono state pubblicate appena una settimana dopo il voto del sette giugno, che per la prima volta dal 2002 ha tolto al partito la maggioranza assoluta dei seggi.
Dal libro emerge la distanza tra il presidente Recep Tayyip Erdogan e Gul, entrambi fondatori dell’Akp, a partire dalle scelte di politica estera. Da capo dello Stato, si legge ad esempio, Gul «pensava che il primo ministro Erdogan e il ministro degli Esteri Davutoglu si fossero spinti troppo oltre, agendo come se fossero il primo ministro e il ministro degli Esteri di Egitto e Siria».
Una distanza presente anche in politica interna. Come quando Gul avrebbe spinto per le dimissioni di tutti i ministri coinvolti nella Tangentopoli del Bosforo, mentre Erdogan voleva che il suo fedelissimo Egemen Bagis restasse al governo. Una resa dei conti che arriva proprio mentre il premier dimissionario Ahmet Davutoglu è impegnato nelle trattative per formare un governo di coalizione.