Fra i 2mila e i 5mila cittadini russi sono andati a combattere con l’Is in Iraq e in Siria, ha denunciato il generale Andrei Novikov, a capo dell’agenzia antiterrorismo russa, citato dall’agenzia di stampa Interfax. Ad aggravare la situazione, il sempre maggior numero di jihadisti dell’Emirato del Caucaso che si proclamano fedeli alla causa dell’Is.
Novikov ha anche parlato della possibilità che l’Is possa aver ottenuto materiale radioattivo per la costruzione di una bomba sporca in grado di provocare ‘panico su scala mondialè. In un articolo pubblicato il mese scorso sul sito dello stato islamico Dabiq si ipotizzava l’acquisto di materiale radioattivo in Pakistan.
Anche la Nato teme che l’Isis stia preparando una bomba ‘sporca’, di grande entità, oltre a una serie di armi di distruzione di massa, recuperando sostanze chimiche e materiale radioattivo da centri di ricerca e ospedali in Siria e in Iraq. Lo ha rivelato nei giorni scorsi il Times, citando il ministro degli Esteri australiano Julie Bishop, secondo cui l’Alleanza atlantica è seriamente preoccupata.