Nigeria. Gli islamisti di Boko Haram rivendicano sequestro delle studentesse


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Il movimento islamista Boko Haram ha rivendicato con un video il sequestro delle studentesse avvenuto a metà aprile nel nord della Nigeria.

“Ho rapito le vostre ragazze”, ha annunciato il leader del gruppo islamista, Abubakar Shekau, in un video lungo 57 minuti, nel quale fa riferimento al rapimento di 276 studentesse dal dormitorio della loro scuola a Chibok, nel nord del Paese. 53 ragazze sono poi riuscite a fuggire, mentre altre 223 restano nelle mani dei miliziani.

Il leader del gruppo islamista Boko Haram, Abubakar Shekau. ha detto che le studentesse rapite in Nigeria saranno ridotte in schiavitù, vendute e date in moglie. “Ho rapito le vostre ragazze e le venderò al mercato, come vuole Allah”. Secondo alcune informazioni non confermate alcune delle ragazze sono state già vendute per poche decine di dollari al mercato delle mogli, al confine tra Ciad, Nigeria e Camerun.

Da giorni nel Paese si ripetono manifestazioni per chiedere al governo di intervenire in modo più efficace nella situazione. Il presidente Goodluck Jonathan ha annunciato ieri di aver rivolto un appello a diversi leader internazionali, fra questi anche Barack Obama, per ricevere aiuti per le ricerche delle ragazze

Da giorni nel Paese si ripetono manifestazioni per chiedere al governo di intervenire in modo più efficace nella situazione. Il presidente Goodluck Jonathan ha annunciato ieri di aver rivolto un appello a diversi leader internazionali, fra questi anche Barack Obama, per ricevere aiuti per le ricerche delle ragazze.

Due ragazze raccontano fuga dalle mani di Boko Haram

Due studentesse sfuggite dalle mani dei jihadisti di Boko Haram, dopo il sequestro di tre settimane fa in una scuola nel nord-est del paese, hanno raccontato al quotidiano nigeriano The Sunday Punch le modalità del sequestro e la loro successiva fuga “disperata”.

“Sono arrivati nella nostra scuola e ci hanno ingannato facendoci credere che erano soldati – ha raccontato Thabita Walse – erano in uniforme militare e ci hanno fatto credere che ci stavano salvando, per scoprire solo più tardi che erano ribelli. Ma quando lo abbiamo scoperto era già troppo tardi e c’era poco che potessimo fare”.

“Quando era ormai chiaro che erano ribelli hanno cominciato a urlare e a dare fuoco alla scuola”, ha aggiunto Amina Sawok. Entrambe le ragazze hanno quindi raccontato di essere fuggite saltando dai camion dei jihadisti diretti verso la foresta; una delle due ha riferito di un problema al mezzo di trasporto che avrebbe permesso a lei e ad altre ragazza di correre via.

Solo oggi il leader di Boko Haram ha rivendicato il sequestro del 14 aprile scorso, annunciando che le studentesse saranno ridotte in schiavitù, vendute e date in moglie. “Ho rapito le vostre ragazze e le venderò al mercato, come vuole Allah”, ha annunciato il leader del gruppo islamista, Abubakar Shekau in un video di 57 minuti. Delle 276 ragazze rapite, 53 sono riuscite a fuggire; altre 223 restano nelle mani dei miliziani.

 

(fonte afp)

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