È salito a circa quattromila morti il bilancio del conflitto in Yemen. Lo ha denunciato a Ginevra il portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tarik Jasarevic, come riporta l’agenzia di stampa Dpa. Secondo l’Ufficio diritti umani dell’Onu, da marzo allo scorso 19 luglio le vittime della guerra sono 3.984, compresi 1.859 civili. I feriti sono circa 19.300, tra i quali 4.200. Dalla marzo sono scattate in Yemen le operazioni della coalizione internazionale a guida saudita contro i ribelli sciiti Houthi.
Nel frattempo la Coalizione a guida saudita ha bombardato due province yemenite, causando in quella di Lahj la morte almeno 15 combattenti delle milizie alleate e il ferito altri 40. Lo riferiscono i militari sul campo, secondo i quali il bilancio delle vittime è destinato a crescere. Le forze saudite in precedenza avevano annunciato una tregua umanitaria di 5 giorni ma, secondo la versione ufficiale delle autorità saudite, i combattimenti proseguiti sul terreno hanno “costretto” Riad a riprendere i bombardamenti.
Il cessate il fuoco è infatti stato respinto dai ribelli sciiti Huthi, che hanno conquistato in settembre la capitale Sanaa. Intanto è salito il bilancio delle vittime dei bombardamenti di sabato da parte di Riad nella zona di Moka: almeno 80 morti e oltre 150 feriti. I raid sono stati decisi dopo combattimenti erano stati segnalati ad Aden e in altre cittá. “Hanno ucciso donne e bambini, anziani e giovani Perchè fare questo a persone innocenti? Non ci sono Houthi qui e non basi militari. Non c‘è niente”, ha detto un abitante della zona.
Prima della tregua era intevenuto anche il direttore regionale dell’Unicef, Peter Salma, fornendo alla stampa nuovi dati: in 4 mesi di guerra sono morti 365 bambini mentre altri 484 sono stati feriti. Oltre alle conseguenze della guerra, milioni di bambini – ha sottolineato l’Unicef – devono affrontare anche un aumento del rischio di contrarre malattie infettive che potrebbero essere prevenute e curate ma potenzialmente mortali, come il morbillo, la malaria, la diarrea e la polmonite. Inoltre, più di 1 milione di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta.
“Questi dati mostrano quanto i bambini dello Yemen continuino ad essere vittime innocenti di spaventose violenze. È completamente inaccettabile. Dato che la fine del conflitto non sembra essere vicina, la sicurezza e il benessere dei bambini dovrebbero venire prima e andare al di là di qualsiasi riflessione militare e politica” ha detto Salma. L’Unicef chiede a tutte le parti in guerra di rispettare le leggi umanitarie internazionali; non utilizzare come obiettivi la popolazione e le infrastrutture civili comprese le scuole, le strutture sanitarie e idriche; garantire alle agenzie umanitarie un accesso sicuro e adeguato per raggiungere tutti i bambini nel paese, ovunque essi si trovino.