I talebani afghani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan hanno escluso oggi che in un prossimo futuro si possano tenere colloqui di pace con «il regime di Kabul», come sostenuto da alcuni organi di informazione. In un breve comunicato in cui si ignora completamente la notizia della annunciata morte, due anni fa, del loro leader, il Mullah Omar, gli insorti chiariscono che il loro «ufficio politico plenipotenziario non è a conoscenza dell’esistenza di alcun processo di pace».
Dopo un primo incontro fra responsabili governativi afghani ed una delegazione di talebani residenti in Pakistan svoltosi il 7 luglio scorso vicino ad Islamabad, si ipotizzava che entro la fine di luglio le parti si sarebbero viste per un secondo round di colloqui in Cina o di nuovo nella capitale pachistana. Giorni fa sul portale dei talebani in internet era apparso anche un messaggio firmato dallo stesso Mullah Omar che di fatto appoggiava queste prove di dialogo. Ma la notizia annunciata ieri a Kabul della morte della Guida spirituale talebana ha avuto, a quanto pare, il potere di bloccare il processo, favorendo al momento la corrente degli intransigenti.