I cristiani siriani accolgono con gratitudine l’appello del Papa all’Europa ad accogliere i profughi ma sottolineano l’importanza per loro di restare in Siria. L’appello di Papa Francesco «esprime la sua sollecitudine verso chi soffre, ed è un invito a tutti i cristiani ad aiutare con evangelica concretezza chi si trova in situazioni di emergenza, come quelle vissute da chi veniva respinto alle frontiere». Nello stesso tempo, «davanti alle guerre che stravolgono il Medio Oriente, il nostro desiderio come cristiani e come Chiesa è quello di rimanere nel nostro Paese, e facciamo di tutto per tener viva la speranza».
Lo dice il gesuita mons. Antoine Audo, vescovo di Aleppo dei Caldei e Presidente di Caritas Siria, all’Agenzia Fides. Il vescovo parla della grave situazione in Siria, e in particolare ad Aleppo, ma «non ce la sentiamo di dire alla gente: scappate, andate via, che qualcuno vi accoglierà. Rispettiamo le famiglie che hanno i bambini e vanno via. Non dirò mai una parola, un giudizio non benevolo su chi va via perchè vuole proteggere i suoi figli dalle sofferenze. Ma per noi è un dolore vedere le famiglie partire, e tra loro tante sono cristiane. È un segno che la guerra non finirà, o che alla fine prevarrà chi vuole distruggere il Paese».