La Bulgaria ha negato il permesso di entrare nel proprio spazio aereo ai voli russi diretti in Siria, perché «dubitiamo che si tratti di cargo». Lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri di Sofia, Betina Zhoteva, all’indomani della richiesta degli Stati Uniti alla Grecia perché vietino il sorvolo del loro territorio agli aerei da trasporto russi, esprimendo il timore che siano destinati a rafforzare la presenza militare al fianco del regime di Damasco. A questi timori, Mosca ha risposto di non aver nulla da nascondere sui rifornimenti di equipaggiamento militare al governo siriano per «combattere il terrorismo».
La decisione di Sofia è stata contestata dal vice presidente della commissione Affari internazionali del Parlamento di Mosca, Leonid Kalashnikov, secondo cui la Russia reagirà al provvedimento bulgaro, che mette a repentaglio le relazioni tra i due Paesi. «La questione non è tanto sulle misure di rappresaglia che la Russia prenderà contro la Bulgaria – ha detto – La questione è sul fatto che mette a rischio il futuro dei nostri rapporti».